Allora, faccio il critico per un sito web di recensioni d'opera quindi penso di essere piuttosto titolato a parlarne.
Premetto che non ho mai avuto l'onore di assistere a una recita d'opera diretta da BV. Però ho visto un po' di video in giro e ho letto resoconti critici.
BV usa gesti particolarmente spettacolari per il pubblico ma che non danno indicazioni chiare ai musicisti (che preferiscono guardare il violino di spalla per andare assieme). La direzione d'opera in particolare è fatta di una miriade di piccole "correzioni sul campo" per evitare che solisti, coro, orchestra non vadano ciascuno per la sua strada. Questo da BV non l'ho mai visto fare.
Le interpretazioni di BV sono nel migliore dei casi corrette, da sufficienza. Prende lo spartito, lo porta bene o male dall'inizio alla fine. Nessuno scavo, nessuna lettura profonda, nessuna nuova idea musicale. Tutto piatto.
Il repertorio finora affrontato: non solo poco, ma solo quello "facile" (che spesso è crudele perché nell'apparente semplicità di un Mozart ad esempio si nasconde una complessità che spetta al direttore esaltare. BV non sembra esserci mai riuscita). E però se dovesse essere alle prese con un tardo Verdi? con un Wagner? con un Richard Strauss? Se dirige un Barbiere o un Elisir, come scarta il rischio di fare un Rossini o un Donizetti routinario, da zumpappà? Di nuovo, non si è mai visto niente di meglio.
Manca completamente l'esperienza in teatri grandi e con grandi orchestre. Chi arriva alla direzione di un grande teatro italiano di solito ha all'attivo i principali festival o le grandi sale internazionali. Le direzioni di BV fuori dall'Italia si riducono a piazze davvero secondarie, e anche in Italia poco di rilevante (spesso concerti nazional-popolari, o comunque orchestre minori).
BV non si è mai messa in luce nei concorsi internazionali, non ha fatto la solita gavetta dei direttori (= fare l'assistente di gente più rinomata, che permette anche di entrare molto meglio nella macchina dei teatri --- si capisce vede come si fanno le salsicce insomma).
BV è completamente irrecuperabile? no, non credo. Dovrebbe studiare ancora (va beh ci sarebbe anche la storiella dell'esame di ammissione al corso di direzione al Conservatorio di Milano non passato, ma sorvoliamo), dovrebbe fare ancora gavetta e dovrebbe farsi molto di più le ossa in contesti mediaticamente meno esposti (dirigi le tue venticinque Traviate e trentaquattro Tosche nella provincia tedesca, convinci i melomani con Don Giovanni a Novara, i Puritani a Cremona e Werther a Pisa, fa' l'assistente alla direzione in un medio teatro: è lì che si impara davvero!)
La cosa che mi rattrista è che vedo invece tanti direttori (e direttrici) molto giovani, anche più di BV, e davvero in gamba, a cui però probabilmente non arriverà mai un'occasione di questo tipo. Per cui ecco, nel merito la protesta dell'orchestra è molto sensata.