TLDR: Durante le sue corse estreme Orologio ha avuto delle allucinazioni di persone inesistenti, qui si spiega perché
LA SINDROME DEL TERZO UOMO: QUANDO IL CERVELLO PERCEPISCE CIÒ CHE NON C’È
La sindrome del terzo uomo è un particolare fenomeno psicologico nel quale, in caso di condizioni di estrema resistenza, al limite della morte, il cervello invia segnali elettrici (detti switch) tali da far alludere alla presenza di una ulteriore figura accanto alla persona stremata.
Sir Ernest Shackleton, nel suo libro “South” descrisse per la prima volta, nel 1919 , il fenomeno. Fu convinto che un compagno incorporeo si unì a lui e ai suoi uomini durante l'ultima tappa della sua spedizione antartica del 1914-1917. Il team rimase bloccato nella banchisa per più di due anni e sopportò immense difficoltà nel tentativo di mettersi in salvo. Shackleton scrisse: "durante quella lunga e tormentosa marcia di trentasei ore sulle montagne e sui ghiacciai senza nome della Georgia del Sud, mi è sembrato spesso che fossimo quattro, non tre". Negli ultimi anni, noti avventurieri come l'alpinista Reinhold Messner e gli esploratori polari Peter Hillary e Ann Bancroft hanno riferito di aver sperimentato il fenomeno.
Fonte:"The sensed presence as a coping resource in extreme environments", Suedfeld Peter and Geiger John Orloj, Psychology in the Paranormal, Praeger, 2008.