"E' un presidente forte e può cambiare gli Stati Uniti", sostiene Stacey, arrivata con il marito e i suoceri da Houston, Texas. "Vogliamo che riporti la normalità in America", dice la 54enne spiegando che, dal suo punto di vista, "la normalità" significa avere solo due generi. "Ci sono gli uomini e ci sono le donne. Punto", afferma. Per Clara, che indossa un cappellino con la scritta 'Latinos for Trump', la priorità è la chiusura dei confini: "Bisogna risolvere la crisi dell'immigrazione. L'ho votato per questo", rivela la signora arrivata da Tampa, in Florida. Esponente dei milioni di ispanici che hanno votato per The Donald, Clara si dice ancora più entusiasta della prima vittoria. "Questa volta ha portato un sacco di gente che non appartiene al partito repubblicano: abbiamo Rfk jr, Elon. E' emozionante", dice riferendosi a Kennedy e Musk.
Tra i sostenitori che sono confluiti da tutti gli Stati Uniti per assistere all'insediamento del loro presidente ci sono anche molti giovani. Randy è qui con un gruppo di amici da Saratoga, nello Stato di New York. Scherzano imitando la voce di The Donald, la gestualità perfino. Hanno passato la notte fuori dalla Capital Arena per poter entrare e salutare la nuova coppia presidenziale per il bagno di folla che corona la giornata dell'insediamento. "Ci siamo riscaldati bevendo whiskey", rivela il giovane che si è laureato in teologia a Princeton.