Originariamente Scritto da
Skywolf
fixed.
il problema non è come si formano i lavoratori.
è che non si formano i lavoratori.
Non si formano perché anche la gente col QI di una cavalletta morta, se viene da una famiglia "normale", DEVE andare al LICEO o, se proprio proprio, all'ITIS.
Dove il Liceo non è più la scuola dell'elite, è la scuola dove vanno le masse informi.
L'ITIS non è più la scuola dove si formano i tecnici, è la scuola dove vanno quelli che andavano così male che il liceo proprio no (e le cui famiglie sono in grado di capire ed accettare ciò; perché se i genitori non capiscono un cazzo e/o hanno velleitÃ*, non c'è scampo, il figlio dovrÃ* comunque andare al liceo).
E l'IPSIA e i CFP, cioè quelle ottime scuole ove una volta si formavano gli operai specializzati, sono un mix tra cottolengo e un centro di accoglienza immigrati, dove non si impara niente perché non si insegna niente, e non si insegna niente perché non si può, visto che su 20 studenti 5-10 sono stranieri che non parlano neanche italiano, e devi alfabetizzarli, mentre i restanti italiani sono casi umani.
Noblesse oblige. La noblesse, ovvero la classe media, ovvero anche gli imprenditoroni ed imprenditorucoli del cazzo, figli e nipoti di quelli arricchiti vendendo carriole (poi camion) di letame, oppure ricostruendo, nobili loro, l'Italia nel dopoguerra lavorando come dannati nei loro garage (poi capannoni piccoli (poi capannoni grandi)) ove fabbricavano fibbie, bulloni esagonali, valvole per sistemi oleodinamici, imballaggi di polietilene, lenti per telescopia e quant'altro
I loro nonni. Gente rimandata fino alla 3a elementare e che poi raggiunto l'(allora) obbligo è andata a 9, 10 anni a lavorare ed è diventata maestra nel suo lavoro e poi, un po' perché quando c'è da ricostruire una nazione l'economia tira, un po' lavorando 18 ore al giorno, un po' evadendo le tasse, alla fine si è arricchita, rimanendo però ignorante come una scimmia.
I loro figli hanno fatto l'ITIS o l'IPSIA, perché sei arricchito e devi far vedere che conti e ti DIPLOMI. In un mondo dove "ragioniere" o "geometra" è un complimento, e la gente lo dice togliendosi il cappello.
E i figli, col complesso di inferioritÃ* perché han fatto l'ITIS o l'IPSIA e si sono accorti che la creme de la creme aveva fatto il liceo e poi l'UniversitÃ*, hanno spedito, a calci, i loro figli al liceo e poi all'UniversitÃ*. Alcuni ce li ritroviamo adesso, altri sono giÃ* di seconda generazione, cioè i figli di quelli che a loro volta sono giÃ* stati spediti a calci al Liceo perché bisogna, perché al paese (paesotto) la gente sa tutto di tutti e queo lÃ* so fiòl nol se ga gnanca laureÃ*, i xe pien de schei ma i xe boaroti ciò, e non va bene.
Tutti a scuola, perché bisogna. Obbligo fino a 16 anni.
Tutti al liceo, perché bisogna. Il resto è da sfighers. Perdonabili, ancora per poco, quelli che vanno al tecnico; l'IPSIA è per i drogati.
Si diplomeranno, quasi tutti almeno, in un modo o nell'altro. Si laureeranno, in cosa non si sa.
E non avranno un lavoro.
E non serviranno a un cazzo.
E saranno infelici, e improduttivi.
Avrebbero potuto imparare un mestiere adatto a loro scarso QI; guadagnare soldi fin da giovani; essere utili alla societÃ* fin da giovani; sentirsi competenti e importanti; metter da parte contributi per la pensione, fare lavori manuali che non li costringessero ad usare un cervello che non hanno e non vogliono usare e la sera andare a fighe e a spriss; essere felici.
Entreranno, se ci entreranno, nel mondo del lavoro 10 anni dopo quanto avrebbero potuto fare. Iperqualificati per cose di cui non frega un cazzo a nessuno. 10 anni di frustrazione a scuola, con continue sconfitte e mitragliate alla loro autostima, specie da parte del prof di Matematica che è il primo a fare selezione naturale; grande ritardo nel versare contributi; pensione, misera, che non arriverÃ* mai. Disoccupazione, insoddisfazione, senso di angoscia, sposarsi tardi, figli mai, mutuo infinito per monolocale fatiscente.
E intanto tocca importare gli addetti CNC.
Li hanno fottuti, li stanno fottendo.
E' un colossale scam.
Che danneggia tutti.
Danneggia loro. Gli toglie anni di vita, di gioia, di felicitÃ* e autostima, di contributi versati. Gli toglie il futuro.
Danneggia i pochi capaci e meritevoli. Per andar dietro alla massa, tocca abbassare sempre di più l'asticella, e chi avrebbe delle potenzialitÃ* non le può sviluppare adeguatamente.
Danneggia gli insegnanti, frustrati nel dover mandare avanti le capre, perché vige il principio che se il 10% ha l'insufficienza è un problema loro, se ce l'ha il 90% il problema sei tu. Senza se e senza ma, non c'è possibilitÃ* di appello, hai contro i genitori e quindi la politica, il provveditorato, la dirigenza e la magistratura.
Ma va in mona a chi ha imbastito sto sistema qua