per chi se lo fosse perso, eccolo embeddato da youtube
la gnocca senza testa sta facendo i numeri su twitter
https://x.com/rulajebreal/status/1721837364656419186
Dopo la spedizione dei Mille e la caduta del Regno delle Due Sicilie, il neonato Regno d'Italia si trovò ad affrontare la grave crisi del brigantaggio nel Meridione. Questi briganti non erano solo semplici banditi ma guerriglieri a tutti gli effetti, che resistevano all'occupazione sabauda ed erano spesso ex soldati borbonici, a volte finanziati direttamente da quel che restava del regno in esilio e da altre entità straniere come lo Stato Pontificio.
L'improvviso peggioramento delle condizioni economiche di gran parte della popolazione nell'immediato periodo post-unitario garantiva a queste formazioni di briganti l'appoggio del territorio. Questo sentimento aveva anche un'importante componente religiosa: i meridionali, soprattutto delle fasce rurali, sentivano la propria religione e le proprie tradizioni minacciate dalla forte connotazione anticattolica che aveva avuto il Risorgimento, per non parlare dell'aperta ostilità che i Savoia avevano verso Roma e il Papa, il prossimo inevitabile obiettivo.
A gestire il problema dei briganti, il governo italiano mandò il generale Enrico Cialdini. Questo nome oggi non dice molto, uno fra i tanti che a volte si nominano distrattamente a scuola, perso in mezzo a tanti eroi e miti del nostro grande paese.
Dopo pochi mesi, e solo nell'area di Napoli, Cialdini aveva fucilato 10 mila persone, tra i quali decine di preti, dato alle fiamme interi villaggi, fatto migliaia di prigionieri e deportati. In un caso, i briganti uccisero 45 soldati italiani in un'imboscata. Cialdini reagì radendo al suolo i due paesi che avevano dato asilo ai briganti. I due paesi, Pontelandolfo e Casalduni, furono sorpresi nel sonno. Ai bersaglieri fu dato l'ordine di bruciare le case e uccidere gli occupanti che cercavano di fuggire. Le donne furono torturate e stuprate.
Uno dei tanti episodi avvenne ad Auletta, in provincia di Salerno. I militari italiani, al loro arrivo, non trovarono i briganti che intanto erano fuggiti. Si accanirono quindi sulla popolazione civile. Il paese fu saccheggiato, più di cento persone innocenti furono uccise, mentre alcuni religiosi vennero pestati a sangue in piazza e costretti a inginocchiarsi davanti al tricolore. Scene simili si ripetevano in tutto il sud Italia. Ogni debole resistenza indipendentista fu schiacciata nel sangue.
Eppure 80 anni dopo i meridionali non si facevano esplodere nei bar torinesi. Non uccidevano ogni milanese che aveva il coraggio di camminare per Napoli. Non invocavano l'aiuto di potenze straniere per ottenere la restaurazione del Regno delle Due Sicilie. Abbiamo messo da parte le nostre differenze, abbiamo lasciato indietro il passato e siamo diventati un unico popolo. Qualche anno dopo eravamo una grande potenza pronta a irrompere nello scenario mondiale. Uniti. Italiani.
Combattenti di mare, di terra e di cielo... ITALIANIIII
... Non è finita tanto bene quando "siamo irrotti" nello scenario mondiale l'ultima volta... ci hanno un po' IRROTTO il culo
DK
Do not simp bro
DK
Ciao sono nuovo,
si è parlato apertamente di "denazificazione" o ancora no?
"dottore ma il Nazista sono ioooo"
Ritenta, sarai più fortunato.
qualcuno chiarmi mr vermont... ah no, è bannato
https://nypost.com/2023/11/07/news/h...ives-in-qatar/
di buono c'è che finalmente il politicamente corretto in usa 'sta colpendo anche questi elementi ed ora sono loro ad urlare "questo è un secondo maccartismo contro la mia libertà (di parola)"
che darei perché venissero prelevati e fatti risvegliare in mezzo a gaza city
Ritenta, sarai più fortunato.