
Originariamente Scritto da
caesarx
Fuochino, quella è solo una parte del problema.
È volutamente fazioso chiamarli campi profughi, perché noi "occidentali" ci immaginiamo le tende, la gente che cucina il topo arrosto sopra il bidone di benzina trasformato in griglia, l'ospedale da campo e, le fogne a cielo aperto (quelle ci sono ancora, ma per altri motivi

), ma in realtà quei campi profughi (perché così erano nel '4

oramai si sono trasformati in cittadine venute su a furia di costruzioni senza uno straccio di piano regolatore... ecco, immaginatevi Giugliano in Campania (NA) oppure Misilmeri (PA), semplicemente in medio oriente.
Come poi giustamente faceva notare Hoffman, ormai siamo ai profughi (interni) di terza e quarta generazione, come se noi considerassimo profughi i nipoti e pronipoti degli istriani, degli abitanti del Peloponneso, della Libia e dell'Africa orientale italiana.
A me parrebbe 'na stronzata, ma per i palestinesi, e per i loro supporter nel mondo, vale.
Che poi anche dal punto di vista del diritto internazionale non possono nemmeno essere rifugiati o profughi, perché per esserlo dovresti cambiare paese... sono tecnicamente "internally displaced", solo che "Camp for internally displaced" ha meno appeal rispetto a "refugee camp".
...a meno che non li consideriamo come fuggiti da Israele, ma per poterli considerare fuggiti da Israele, Israele lo devi prima riconoscere.
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