Approfitto del post di MrVermont per dire il mio pensiero...
Il mio pensiero che rimane tale e non la verità rivelata e assoluta.
Israele è la frontiera dell'occidente e come ogni frontiera è un posto di merda, con gente di merda, abituata a vivere in un ambiente inospitale tra vicini che ti vorrebbero morto.
Io se supero la frontiera mi becco gli svizzeri che ti trattano generalmente col culo...l'israeliano se supera la frontiera senza adeguato supporto crepa. L'israeliano se dimentica di vivere sulla friontiera e pensa invece di essere un cittadino del mondo crepa.
Appunto...israele è un posto di merda, perché è la frontiera...e ribadisco, la frontiera dell'occidente....e sulla frontiera c'è sempre stato il peggio del peggio. Perché se non si è duri lo si diventa o si crepa. Al netto della retorica.
Ora dal dopo pandemia il mondo è cambiato (stava già cambiando, ma quella è una data simbolica).
Non siamo tutti uguali, esiste il nemico, e di conseguenza le morti non sono tutte uguali.
La morte di un nemico non vale come la morte di un alleato.
L'occidente si scopre potenzialmente in pericolo, non più assoluto, la città globalizzata non esiste più e la federazione galattica di star trek di stampo occidentale è un qualcosa appunto di fantascientifico.
Fatta questa premessa la frontiera dell'occidente è assaltata o è la frontiera che ha deciso di prendere spazio vitale.
Poco importa nel mondo attuale.
Intanto anche israele sta andando in secondo piano nelle notizie e quindi i vari cortei contro israele stanno via via scemando con l'avanzare dell'estate...finita la scuola...tutti in vacanza e fanculo chi vive in quei posti. Poi ci sono state le elezioni ora gli europei di calcio.
Segno che la morte del nemico poco interessa.
Restano solo le zecche...ma quello è un altro discorso.
Poi il nemico nella frontiera non ha scurpoli, combatte con attorno i familiari, anzi sono pronti al martirio (ora non lo si dice più, ma continua ad esserci la cultura radicata del martirio) e quindi non c'è più distinzione tra militare e civile, non c'è più distinzione tra struttura militare e struttura civile (nota di colore, ogni settimana c'è una qualche notizia su una struttura cattolica bombardata nella striscia di gaza...a volte mi chiedo se stiano bombardado il vaticano).
Perché diciamocelo, in guerra ci sono anche i sabotatori interni.
Abbiamo voluto credere che non esistesse una frontiera, abbiamo permesse che un fazzoletto di terra si fortificasse con decine e deicne di fuhrerbunker...abbiamo visto e chiuso gli occhi quando le strttture civili e militari diventavano un tutt'uno.
Perché il nemico che ha il martirio nel propria cultura trova normalissimo fare ospedali e strutture militari assieme...
Perché il nemico che ha il martirio nella prioopria cultura trova normalissimo ripiegare e mettere la propria potenza logistica militare attorno alle strutture civili....anche solo per fare raccontare che israele ha bombardato una baraccopoli.
...e via di questo passo.
Ora che siamo in guerra il nemico fa quello che si è preparato a fare.
Combatte con lo scudo umano della popolazione e la frontiera dell'occidente attacca, sapendo che davanti c'è un nemico e non un povero bambino, una madre o altro.
E' il nuvo mondo, se israele salta perdiamo la frontiera sud dell'occidente...e sapete chi diventerebbe la nuova friontiera sud dell'occidente? L'italia con la nostra bellissima Libia al confine che primo o poi sarà un nodo da sciogliere...perché è un pericolo mortale.
Due notizie delle ultime 24 ore https://www.corriere.it/esteri/24_gi...2e90fxlk.shtml https://www.ilmessaggero.it/mondo/na...i-8194021.html
Tanto per capire che la frontiera non è poi così lontana da noi...anzi...l'Italia non è molto differente da una Polonia in termini di pericolo.