No niente, pensavo fosse una cosa seria, invece punta alla poltrona in Europa meno sbatti, meno riflettori, più libertà di fare quello che vuole
No niente, pensavo fosse una cosa seria, invece punta alla poltrona in Europa meno sbatti, meno riflettori, più libertà di fare quello che vuole
Mitico Gino, in manco 90 giorni ha scritto un libro.
Bandecchi ci ripensa e ritira le dimissioni, rimanendo sindaco
e GRAZIE AGLI ANGLOSASSONI ho scoperto oggi l'esistenza del test di Bechdel
https://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Bechdel
Il test consiste nel verificare se un'opera contiene almeno due personaggi femminili che parlano tra loro di un qualsiasi argomento che non riguardi un uomo
Nel signore degli anelli non ci sono mai due donne che parlano tra loro, se no sarebbe stato lungo il doppio
Restarting
esercizio arbitrario delle proprie ragioni“Pagami o ti denuncio per stupro”: si invaghisce di una ragazza e finisce sotto ricatto. Il reato prescritto
Ricatto a un imprenditore, va a processo per estorsione. Condannata in primo grado, poi reato riqualificato ed arriva la prescrizione
La vicenda risale al 2013 e ha le radici nella Notte Rosa di quell’anno: un imprenditore riccionese all’epoca 51enne conobbe una ragazza italiana di seconda generazione, appena 18enne e residente in Emilia, e se ne invaghì. Lei, dopo un breve soggiorno con cene e serate nei locali pagate dall’uomo, lasciò Riccione per poi tornare ad agosto per una vacanza pagata dall’imprenditore, ma con la cugina e la sorella, e questo spazientì l’uomo, che si aspettava di poter rimanere da solo con la sua “fiamma”: la litigata furiosa tra i due ebbe un seguito, con lei che per due volte gli chiese somme di denaro, per un totale di 1850 euro, ricattandolo e minacciandolo di denunciarlo.
La giovane, oggi 28enne, è stata condannata in primo grado a 2 anni e 5 mesi di reclusione, oltre a 800 euro di multa, pena sospesa per l’appena maggiore età dell’imputata, ma venerdì scorso (23 febbraio) il Tribunale di Appello ha accolto l’istanza dell’avvocato difensore Massimiliano Orrù e riqualificato il reato da estorsione a esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Da qui l’intervenuta prescrizione.
In sostanza il giorno in cui la 28enne, all’epoca dei fatti 18enne, arrivò a Rimini alla stazione ferroviaria, assieme alla sorella e alla cugina, salì in auto dell’imprenditore e qui scoppiò la tensione tra i due, che, dopo il primo incontro, avevano mantenuto rapporti telefonici , ma lei aveva chiarito di non volere una relazione con l’uomo, molto più grande di lei. In quel litigio ad avere la peggio fu la ragazza, che riportò alcune conseguenze fisiche; tuttavia, invece di agire per vie legali, decise di chiedere denaro all’uomo, minacciando di denunciarlo però non per le lesioni personali, ma per una violenza sessuale mai avvenuta, dicendo peraltro di essere minorenne.
La riqualificazione del reato, da estorsione a esercizio arbitrario delle proprie ragioni, è stata riconosciuta proprio perché la ragazza avrebbe potuto ricorrere alla legge, per far valere le proprie ragioni, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale. Un passaggio chiave che ha permesso alla 28enne, difesa da Orrù, di giovarsi della prescrizione e chiudere così il proprio conto con la giustizia.
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poi siamo li a parlare dei femminicidi e dei diritti delle donne, quando permettiamo robe del genere«Il mio stalker è libero e il gps ha suonato 40 volte: i carabinieri mi dicono che è a 30 metri e io non vivo più»
https://www.open.online/2024/02/26/b...o-elettronico/
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bisognerebbe sdoganare il fatto che se uno rompe il cazzo ad un concittadino, gli si fa il culo, perchè è l'ABC del vivere in comunità e in una società
te rompi il cazzo? ok ti diciamo di smetterla se no finisci IN GALERA. Rompi il cazzo ancora? bene, in galera per direttissima senza blabla per boh, 3-5 mesi. Continui a rompere il cazzo? Bene, ti fai qualcosa come 3-5 anni in galera. Continui? bene, altri 10 anni. Ma in galera eh, non domiciliari come stanno facendo i giudici PROGRESSISTI d'oggigiorno
invece no. Guai. Mettiamo misure che non servono ad un cazzo. C'è il GPS, se suona più di tot volte finisci dentro, salvo scuse SENSATE di sfighe/coincidenze possibili, soprattutto in piccoli paesi/città
abitano nello stesso quartiere, che senso ha usare sto GPS?
è chiaro che ci saranno decine se non centinaia di occasioni in una settimana in cui si avvicinano a meno di 400 metri.
magari lei è dal fioraio e lui al bar che sta pisciando, tanto per dirne una.
non era meglio l'allontanamento?
i corteisti e i manifestanti dove sono ora? oltre alla politica qStuprata da 3 atleti al ritiro della FederScherma, la denuncia della giovane campionessa: «Per loro nessuno stop»
Il racconto della schermitrice che accusa tre azzurri della nazionale junior di scherma. L’incubo dopo una notte ad agosto, quando aveva 17 anni
https://www.open.online/2024/03/03/s...e-campionessa/
ma ora lui non può rifarsi su di lei, visto che a quanto pare è innocente e "gli ha rovinato la vita"?La moglie lo denunciò per maltrattamenti, ma è lei a essere condannata. L’ex compagno è stato assolto
La difesa: “Il codice rosso non rovini la vita della gente”
Aveva denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia, ma dopo un processo durato sette anni, il giudice ha condannato la moglie a pagare le spese legali.
La vicenda giudiziaria, come rende noto il legale dell’imputato, l’avvocato Roberto Brancaleoni, inizia nel 2017 quando la donna, una riminese madre di due figli, denuncia il marito sostenendo di aver subito maltrattamenti per 11 anni. “La donna dopo essersi trasferita e aver iniziato una nuova relazione – spiega il legale – aveva chiesto l’affidamento dei figli, presentando una denuncia nei confronti dell’ex compagno, sostenendo di aver subito, sia lei che i figli minori, maltrattamenti per ben 11 anni, dal 2006 al 2017”.
L’uomo quindi era stato rinviato a giudizio per un reato da ‘codice rosso’ che prevede attualmente una pena fino a 10 anni di reclusione. “La difesa ha portato al giudice quattromila documenti (tra fotografie, video, lettere, pagelle, cartoline) che hanno dimostrato l’opposto”, ha ribadito l’avvocato Brancaleoni spiegando che “dopo un dibattimento durato quasi cinque anni, il Tribunale ha assolto l’uomo con ampia formula “perché il fatto non sussiste” sia dall’accusa di maltrattamenti che dall’ulteriore accusa di lesioni volontarie. Il Tribunale ha anche accolto la richiesta di condannare la parte civile, che aveva chiesto il risarcimento dei danni a rimborsare le spese legali dell’imputato.
Nel frattempo il Tribunale civile, dopo una consulenza tecnica affidata ad uno psicologo, ha disposto che i bambini rimangano a vivere con il padre, con cui sono sempre rimasti anche durante il processo, respingendo la domanda di affidamento della madre.
“Il Codice Rosso è certamente uno strumento importante che deve servire a tutelare pienamente le vittime di violenza. Bisogna però porre massima attenzione a non consentire che diventi un facile strumento di rovina della vita di persone”, ha concluso il legale.
Salvo che in Messico