Io ho giocato tanti giochi... io già me ne accorgo da questo: quando va in pausa. In genere i giochi che vann in pausa e sta scritt sol "continua" e "salva" fann cagar! (Vincenzo Monti, videorecensore)
Ancora le mani con 6 dita...
Più che le coppie non tradizionali mi inquietano i Giuseppe con la polidattilia o il figlio-fratello-preadolescente e Maria pedofila che non gli offre nemmeno un giacchetto mentre pure i pastorelli sul retro se la ridono
. . .
il quarto riquadro è poesia razzista stereotipata pura
Queste cose, personalmente, mi danno parecchio fastidio.
C'è un lato strettamente simbolico del cristianesimo che ho sempre apprezzato a prescindere dalla mia devozione.
Una storia, con tanti secoli alle spalle, che racconta la "favola" con cui un bambino viene al mondo e finisce nel modo più spietato e crudele possibile. Credo che sia qualcosa apprezzabile da tutti.
Per assurdo, forse, proprio la resurrezione di Cristo ed i suoi miracoli, sono i passaggi deboli di un racconto che diversamente sarebbe assoluto.
La storia di un signor nessun con un nome comune che, predicando buonsenso, riesce a revisionare una religione salvandola dalla sua deriva fondamentalista, dal cieco fanatismo che si limita a rispettare delle regole assurde in modi barbari.
Gesù era estremamente avanti con i tempi e lo risulta ancora oggi, lo sarebbe ancora oggi.
Nel presepe si festeggia la nascita della vita, l'ingranaggio fondamentale per qualsiasi tipo sviluppo o evoluzione, anche la più moderna è liberale.
La nostra società, oggi, è abbastanza matura per creare nuove sfaccettature, inglobarle e rispettarle, ma non vedo perché dovremmo mancare di rispetto a quell'evento che coinvolge chiunque abbia messo piede su questa terra.
Ovviamente il discorso razziale, in questo contesto, è talmente cretino che nemmeno lo commento.
Che poi "tradizioni che possono cambiare" è un ossimoro bello e buono.
Una tradizione è tale proprio perchè rimane fedele alla sua origine, se cambiasse non rimarrebbe fedele alla sua tradizione, appunto.
Dalla Treccani:
Questi manco conoscono la lingua italiana. Studiate, capre!!!Trasmissione nel tempo, di generazione in generazione, di consuetudini, usi e costumi, modelli e norme; anche le consuetudini, gli usi e i costumi, ecc. così trasmessi e costituitisi: era t. dei Greci eroicizzare i morti in battaglia; la cerimonia si è svolta secondo la t. paesana; l’onestà negli affari è t. nella mia famiglia; seguire la t.; attenersi alla t.; rompere la t.; una persona attaccata, ligia alla t. (o alle t.), un tradizionalista; studio delle t. popolari, il folclore. Con il sign. di abitudine, consuetudine in senso generico, senza preciso riferimento a una trasmissione di generazione in generazione: ormai lo fa da tanti anni, per t., di riunire gli amici a casa sua per l’ultimo dell’anno. c.
Ultima modifica di MrBungle; 26-12-23 alle 23:11
Io ho giocato tanti giochi... io già me ne accorgo da questo: quando va in pausa. In genere i giochi che vann in pausa e sta scritt sol "continua" e "salva" fann cagar! (Vincenzo Monti, videorecensore)
Non si può presindere dalla devozione facendo un discorso del genere. Per chi non è credente, è una favola come altre. La simbologia che porta a messaggi costruttivi/positivi/morali si trova in innumerevoli altre favole, l'unica cosa che rende quella di Cristo diversa è la fede di chi crede sia vera.
Detto questo, l'immagine sopra è una puttanata priva del minimo senso, pensata solo per cagare il cazzo.
Ah ma quindi è vera? Pensavo fosse lercio
Non hanno ancora fatto la storiella del Profeta in versione fluidificata?
No perché anche quella sarebbe interessante.
Il bello
delle tradizioni
è che
fottesega
Sono d'accordo al 100%
La figura dell'Uomo-Ragno, indipendentemente dalla fede soprannaturale, dovrebbe (e in parte lo è) essere da esempio per l'intero bagaglio di valori occidentali di cui tanto amiamo professarci portatori e talvolta esportatori nel mondo
Una rastrelliera per fucili? Io non possiedo neanche un fucile, tantomeno una gamma di fucili che richieda un'intera rastrelliera. Che ci faccio con una rastrelliera per fucili?
Mah, insomma.
L'umile che rivoluziona la storia (restando umile cit.) non è un topos così largamente diffuso almeno nella cultura occidentale pre cristiana. E addirittura non lo diventa nemmeno dopo, se non come riferimento al Cristo stesso.
I messaggi del Vangelo sono di una controstoricità pazzesca. Dal perdono, al porgere l'altra guancia, fino al riscatto del malvagio anche se volontariamente colpevole dei peggiori misfatti fino all'attimo prima. Per dire, sono 200 anni che abbiamo i testi di Beccaria e ancora oggi (pure tra gli addetti ai lavori) c'è chi non si capacita del perché i delinquenti non marciscano in galera.
Se poi ci aggiungiamo il padre che si ritrova la moglie incinta e se la tiene buona, sembra veramente una storia uscita da qualche sceneggiatore buonista woke dei tempi moderni. E invece è una "storia" di 2000 anni fa, quando la vita umana valeva meno di niente, soprattutto se appartenevi a certe classi sociali
...dove tutto e tutti appartenevano a qualcuno, Uno arriva e dice che in realtà appartenente a Dio e per lui, voi siete liberi.
Stiamo parlando di una figura che ha reso palese quanto sia tossica la fede stessa quando confusa col beneficio sociale.
Caifa doveva essere il primo a riconoscere il Messia, invece, temendo per il suo potere sociale, lo ha mandato a morire.
Sono dettagli semplicemente magnifici.