Ora che il regno del terrore di Baddo è terminato, possiamo finalmente parlare del woke che ci piace senza incorrere nei suoi strali.
Infatti non tutta la roba woke è merda (ok, diciamo che il 90% lo è).
Esistono le eccezioni e vorrei discuterne qui.
Inizio io proponendo la prima opera con elementi woke che mi sta piacendo:
Skip and Loafer
Si tratta di un manga/anime di genere seinen ambientato in un liceo di Tokyo. I protagonisti sono ragazzi e ragazze alle prese con la vita scolastica nel suo insieme (lo studio, i club, i rapporti sociali e interpersonali ecc.).
L’elemento woke è la zia della protagonista, una donna transgender di nome Nao.
Personaggio molto interessante e che per una volta non viene descritto in maniera caricaturale come di solito avviene in questo genere di opere, ma dotata di una personalità complessa e un background che sembra interessante anche se è ancora da svelare in alcuni punti.
Nao è cresciuta in un ambiente piccolo e tradizionalista, dal quale è andata via per trasferirsi a Tokyo, dove fa la stilista. Qui ospita la nipote, protagonista della storia, dandole dei suggerimenti utili per adattarsi alla vita nella grande città.
Insomma per me è pollice su.
Continuate voi