No, il tablet permette una flessibilità nel cooperative learning che è irraggiungibile con poco più di un blocco note elettronico.
Le cose migliori le si vedeva con i software che permettevano ai ragazzi di lavorare in tempo reale sugli stessi documenti/presentazioni. Senza contare l’enorme flessibilità che dà la rete sempre a disposizione.
Questo senza contare che il tablet di fatto rende autonomi molti ragazzi che altrimenti avrebbero bisogno di didattica personalizzata per disturbi specifici (dislessia, disgrafia, disortografia, ipovedenti ecc. ).
Questo leva carico al docente ma soprattutto rende i ragazzi finalmente in grado di badare a se stessi, di usare davvero gli strumenti più adatti a loro.






Rispondi Citando