La tendenza della musica dalla notte dei tempi ad adesso è eliminare sempre più il concetto di possesso.
Senza andare troppo all'alba dei tempi, partiamo dall'epoca pre-scrittura.
Per fruire di una determinata musica dovevi "possedere fisicamente" ( non in QUEL senso) coloro che la conoscessero e la sapessero riprodurre.
Poi ti bastava possedere lo spartito e qualcuno che lo sapesse leggere e riprodurre. Musica a teatro/auditorium.
Poi è arrivata la registrazione, allora ti bastava possedere il supporto e qualcosa per leggerlo. Epoca vinile/CD/cassette.
Poi sono arrivati gli MP3, non era più necessario il supporto fisico, ma solo il file.
Poi è arrivato lo streaming, non è necessario più il file, ma solo la piattaforma.
Ora sinceramente non so come possa evolversi la cosa.
La musica autogenerata dall'intelligenza artificiale potrebbe "dematerializzare" direttamente la canzone, ma questo significherebbe la morte dei divi musicali... oppure la loro evoluzione in puri influencer di "emozioni e tendenze" da tradurre in script per poi generare la musica in modo randomico. Non ti viene più venduta la canzone, ma l'ambiente, il mondo creato dall'artista, che autogenera la canzone tramite le piattaforme di IA.
Ma che fine farebbero i concerti, le hit, i tormentoni? Faranno la fine dei vinili e dei dischi? Feticcio degli artisti del passato, ma cristallizzati in un mondo che non esiste più?