Ampliando un po' il discorso volendo per fare una panoramica (comunque molto parziale).
oltre la forte disoccupazione giovanile ha un problema di mercato interno, dipende tutto dall'export, il mercato interno non è mai decollato, almeno non ai livelli che si vorrebbe (almeno in base le dichiarazioni), e quel poco che è decollato è sempre più un mercato chiuso dove i cinesi comprano sempre più solo roba cinese (ne ha fatto le spese VW e l'industria automotive tedesca che pensava la cina sarebbe stato territorio suo)...
La cina ha spinto con finanziamenti e aiuti molti settori produttivi (hi-tech, auto, energie rinnovabili ecc) a parole guardando anche al mercato interno, che però non assorbe nulla...
Dunque si va di export, il fatto è che la maggior parte dei colossi dell'auto cinese e delle energie rinnovabili di fatto produce in perdita, o più che altro ci riesce solo grazie ai pesanti aiuti di stato, aziende cinesi che operano in un mercato "saturo" sia interno che esterno, e saturato da loro stessi, finendo a farsi una guerra al ribasso a spese dello stato cinese.
Stato cinese che non ha più i soldi di 10-20 anni fa, l'economia cinese cresce a 4-5% anno che sembra tantissimo, ma per una economia che è ancora considerata "emergente" è poco, anche per portare avanti sul lungo termine le loro politiche, anche perchè poi quel 4-5% è sempre per almeno 1 o 2 punti raggiunto grazie agli aiuti a perdere dello stato, insomma un enorme e continuo bouns 110% che copre tantissimi settori produttivi.
è sostenibile tutto questo sul lungo periodo? probabilmente no, tanto che già si vedono gli effetti, i tagli al welfare cinesi sono evidenti (già scarso), pensioni sono quasi inesistenti, con l'aggravante che i cinesi ovviamente spendono sempre meno per tenersi i soldi da parte per vecchiaia e cure mediche (visto che quelle passate dallo stato sono praticamente inesistenti)...
Non hanno neppure modo di investire, l'unico investimento possibile (verso cui lo stato ha spinto) era l'edilizia, solo che era una grossa bolla e ora milioni di cinesi si ritrovano con i risparmi di una vita che servivano per la vecchiaia persi...
Anche sul fronte esterno la Cina si sta rivedendo come spende i soldi, finanzia sempre meno grandi opere in giro per il mondo e prestiti ad altri stati, la citata via della seta come detto ha forti rallentamenti e revisioni anche per questo.
Ci si chiede quanto veramente la cina voglia lo sviluppo di una vera classe media, va da se che molte di queste politiche vanno in contrasto con questo intento, come detto vorrebbero una grossa classe media che consumi prodotti cinesi, ma una classe media "vera", che consuma, studia, viaggia ecc è anche gente che magari potrebbe essere un po' più insofferente verso il regime...
Oltre che magari vuol dire anche pagarli di più, e già ora produrre in cina è aumentato molto come costi, la manodopera, almeno quella qualificata (perchè uno smartphone, un auto ecc...) non puoi farlo assemblare al primo contadino che arriva dalle campagne per una ciotola di riso al giorno, tanto che il costo del lavoro per molti settori in cina ha raggiunto costi non tanto diversi da quelli che si potrebbe avere anche in certi paesi europei.
Ovviamente la cina riduce il problema con aiuti vari, minori tasse, meno vincoli ambientali ecc...
Poi ovviamente c'è anche il problema del calo demografico...
Alcuni stati poi profondamente legati alla cina (specie dell'africa) cominciano un po' a "svegliarsi" e intraprendere azioni per ridurre la loro dipendenza commerciale e finanziaria dalla cina.
Con questo non voglio dire che la Cina è destinata al fallimento ed è morta, ma solo che spesso si dipinge l'europa (occidente) come un modello in declino/caduta libera ormai senza futuro, e Cina e Co come un mostro inarrestabile, efficiente dritto per la sua strada...ma insomma hanno pure li i loro bei problemi, diversi dai nostri, ma non per questo meno importanti...