Un abbraccio MaoMao, ti capisco. Ora parte il pippone

Nel 2020 a seguito di alcuni malori hanno diagnosticato a mia mamma un tumore al pancreas. Se ne è andata nel 2023, 56 anni.

Io sono molto razionale e quindi già "sapevo" l'esito infausto, ma lei - nonostante lavorasse nel reparto di oncologia - ha fatto finta di niente, spero come meccanismo di protezione e non apposta altrimenti complimenti per le doti attoriali .

L'unica cosa che per me è stata importantissima è stata non toglierle dignità: la chiamavo per venire a casa nostra a tenere i bimbi, l'ho dovuta supplicare per accompagnarla in ospedale a fare i cicli (ci andava da sola, a piedi!), ho cercato di non cambiare il mio atteggiamento o comportamento... mi piace pensare che sia servito a farla vivere normalmente fino all'ultimo.

Poi a Settembre 2023 abbiamo dovuto scegliere se attivare le cure palliative domiciliari o affidarla ad una struttura. Io, mia sorella e i miei due zii abbiamo deciso di tenerla a casa, di giorno io e mia sorella abbiamo fatto smartworking, la sera e la notte c'era mio zio, e mia zia nei weekend. Sono stati 3 mesi ma sono sembrati anni , però lo rifarei mille volte: nel dolore della situazione, ho potuto quantomeno dare indietro qualcosa a mia madre... Poi è arrivato un momento di lucidità in cui ha voluto parlare con tutti privatamente (con me no, mi ha dato solo un bacio sulla testa ) e li abbiamo capito che il suo corpo, la sua mente, erano pronti.

Ho avuto la "fortuna" di poterla salutare nel passaggio, vedere che se ne è andata serenamente (grazie morfina ), circondata dai suoi famigliari, ha potuto "chiudere" con le persone che amava tutto ciò che poteva avere in sospeso. Credo che il karma, Dio, il caso, qualsiasi cosa in cui crediate, abbia restituito tutto l'amore e l'affetto che le abbiamo dimostrato negli ultimi mesi della sua vita, sotto forma di un "arrivederci" sereno. Ho assistito alla nascita di entrambi i miei figli, ma la morte ha ancora qualcosa di "mistico" che è davvero difficile da spiegare a parole.

Io sono sempre stato molto indipendente, era lei che mi chiamava sempre, mi scriveva, si palesava a casa ma a 37 anni non me lo aspettavo, cazzo, era giovane. Non vedeva l'ora di fare la nonna full-time, e questo mi fa girare ancora di più i coglioni, perché se gli è goduti per troppo poco i nipotini. Poi ci ragiono e penso che "almeno" se gli è goduti un poco.

Non cambiare, sii te stesso, organizzatevi per starle vicino ma vendetela come supporto logistico, mentite se necessario, se ve la sentite/potete attivate le cure domiciliari quando sarà il momento... Nella mia esperienza credo sia la cosa che possa dare la serenità giusta a chi deve andarsene. L'unico rimpianto che personalmente avrei avuto sarebbe stato non esserci per accompagnarla dall'altro lato.