Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
Quella è un'altra assurdità, cmq.

L'ultima volta che ho rinnovato la carta di identità, accanto a me c'era un ragazzo di 17 anni che parlava ciociaro (io no) ed a cui la tizia dello sportello ha ricordato che l'anno successivo avrebbe potuto fare la richiesta.
Al che è intervenuta la madre, ed ho sentito un forte accento dell'est.. Altrimenti non avrei mai detto che fosse "straniero" perché era evidente che fosse nato e cresciuto qui.
Tra altro anche i 18 anni devono essere continuativi (quindi se è andato un anno dai nonni mentre i genitori si sistemavano qui, ciao) e deve essere nato qui.. Quindi se per caso è arrivato in Italia che aveva un mese di vita, ciao.

Viceversa i nipoti dei vicini di casa dei miei, nati negli USA dalla figlia emigrata 40 anni fa, sono italiani al 100% e possono pure votare nonostante non parlino una parola di italiano e sappiano a malapena indicare il Lazio sul mappamondo.

Se qualcuno non trova qualcosa di sbagliato in questo, imho ha qualche problema.

Ma è un'altra legge che non ha a che fare col referendum
Ripeto, le possibilità ci sono di ottenere una cittadinanza facile per le seconde generazioni. Perché non la sfruttano? I soggiornanti di lungo periodo che lavorano regolare della cittadinanza se ne sciacquano i coglioni perché non è certo per loro un problema andare a rinnovare un foglio ogni 5 anni.

Siamo il primo paese europeo per concessioni annuali di cittadinanza, c'è proprio l'emergenza di persone che non riescono a ottenere la cittadinanza.

E comunque, rimane un fatto, l'80% dell'immigrazione non è integrata e vive in comunità parallele di cui noi non condividiamo affatto i valori, ma tutto questo non ha importanza perché sennò chi la vota sinistra italiana senza i voti degli amici del Qatar.