Salve a tutti, mi chiamo Riccardo Meggiato e sono il nuovo coordinatore editoriale per The Games Machine, nelle sue declinazioni cartacea e online.
Mi scuso se mi presento solo ora al forum, ma la situazione, tutt'ora a lavori in corso, mi ha obbligato a concentrarmi sulla rivista mensile che è legata a scadenze di produzione stringenti e improrogabili.
Non sono una persona di molte parole e credo che non esista concetto che non possa essere spiegato con una manciata di caratteri. Diciamo, tuttavia, che in questo caso ne servono un paio, di manciate. In buona sostanza, The Games Machine ha bisogno di un nuovo corso che tenga conto di un'ottimizzazione dei costi sul fronte cartaceo, di modo da poter investire su altri fronti. Non c'è mai stata nessuna intenzione di mandare via qualcuno, tutt'altro: è stata offerta a tutti la possibilità di rimanere, tanto che la mia figura, inizialmente, doveva essere ben diversa. Giustamente, però, ciascuno deve fare i conti con le proprie esigenze economiche, familiari e personali, quindi c'è chi è voluto rimanere e chi ha deciso di partire verso nuove avventure. Chi è partito ha lasciato una rivista straordinaria, curata e intrisa di amore e passione in ogni suo singolo carattere, e a queste persone va la mia stima e la mia riconoscenza. Mi riferisco, in particolare, a Claudio, Ivan e Davide. Come ho scritto altrove, ciò che loro dovevano sapere da me l'han saputo, ciò che io dovevo sapere da loro l'ho saputo, e sono discorsi nostri e che rimarranno nostri, ma sottolineo che tutto si è svolto da parte mia e loro nella più totale trasparenza e comprensione.
Inizia dunque un nuovo corso anche sotto il profilo editoriale? "Ni". Molte firme della vecchia guardia rimangono, qualcuna tornerà dal lontano passato, e poi chiaramente ce ne sarà qualcuna di nuova. Come accade in qualsiasi sessione di calciomercato, c'è il bisogno di garantire al tempo stesso esperienza ed elementi nuovi per guardare al futuro con ottimismo. Per quanto mi riguarda, lavoro (anche) nel ramo editoriale da 25 anni quest'anno, ho messo mano a una quarantina di riviste diverse, ne ho fondate e gestite una dozzina, ho scritto 37 libri, programmato videogame (in particolare engine 2D/3D e sistemi di path-finding) e altre cose che Google è più bravo di me a elencare. Non mi manca l'esperienza per guidare una realtà editoriale, ma è chiaro che, sebbene lettore di The Games Machine dal numero 6, questa, lavorativamente, rappresenta per me un'esperienza nuova. Come tale, devo entrarci in punta dei piedi, ascoltare più che parlare, agire più che star fermo. Non arrivo qui con l'intenzione di stravolgere nulla, di insegnare agli altri come van fatte le cose, o di pormi a capo di qualcosa. Per chi lavora con me a TGM voglio essere un punto di riferimento nel momento del bisogno, un azimuth su cui si potrà sempre contare. Con rispetto, dedizione e passione, che sono i tre pilatri su cui ho costruito la mia vita e la professionalità. Amo sempre dire che la vita è un gioco nel quale tutti partiamo con 100 punti e, in un modo o nell'altro, con scelte nostre e (purtroppo) altrui, passiamo i primi vent'anni distribuendoli nelle varie skill. Ecco, nel mio caso, a furia di spostarli verso determinate skill, me ne ritrovo pochi alla voce "tempo" e a quella "comunicazione". Per questo motivo interagirò poco nel forum e mi spiace, ma su questo versante, e su tutto ciò che compete l'online in genere, sarò coadiuvato da Roberto, Mario, CdB e tutti gli splendidi moderatori di quest'oasi online storica, arguta e sempre molto stimolante.
Vi ringrazio per avermi seguito fin qui e mi scuso per la lunghezza.
Un abbraccio a tutti e a leggerci presto
Riccardo