AC Syndicate ORO

In realtà anche di meno, ma lo vorrei premiare per l'aspetto tecnico per il quale UBI questa volta ha riposto molta cura. Il gioco rimane pesante, meno che Unity, ma anche quando cala di fps rimane una esperienza solida da vedere e fluidissima. Pollice in su, altro che stuttering.

Per il resto butto giù queste due righe dopo avere terminato l'ultimo DLC del Maragià (di nuovo, cercatevi voi come si scrive) e quindi dopo avere terminato anche tutti i DLC con missioni del Season Pass.




Oramai da Unity, compreso, la saga in realtà sta davvero perdendo colpi in termini di storia. Con Black Flag era ancora di livello interessante (e anche commovente) con buoni spunti nel futuro (anche se lì incominciava a perdere colpi), ma da Unity la decadenza diventa abbastanza netta. Non solo nel passato (dove in Unity e in Syndicate le storie del passato si risolvono davvero a storielle senza molta arte nè parte), ma soprattutto nel presente.

In realtà in Unity era il punto più basso (presente ZERO, tranne una comparsata iniziale di Vescovo) e con Syndicate si riprende un poco, anche se ancora non giocabile, ma con una parte finale che lascia intravedere potenziali spunti futuri. Al momento penso che siano spunti anche per UBI, e forse con Syndicate nemmeno loro sapevano dove andare a parare "ora mettiamo questo, poi ci pensiamo".




Il problema rispetto ai precedenti (soprattutto rispetto al III compreso) è che manca l'epica. In passato si viveva una storia, anzi più storie, ma la sensazione era quella di trovarsi in un meccanismo molto più grande, misterioso e interessante.

Con Unity e Syndicate il tutto si risolve ad una love story prima, e alle avventure dei discoli fratelli poi. Peccato. E in questo ha colpa anche la scelta delle ambientazioni: bellissime Parigi e Londra, ma uniche e alla fin fine solo dei catini in cui muoversi. Appunto, manca l'epica, manca quella cosa che ti dava AC II, ma anche AC I, quel senso che oltre la tua mappa vi è un mondo, non del tutto esplorabile, ma presente, che ad un certo punto devi affrontare.

In Syndicate, ad esempio, inizi il gioco e in pratica hai già tutto: puoi iniziare a girare per la città e nella prima ora vedere tutto. Finito. Le missioni si risolvono solo in qualche dialogo, ed appunto la storia è provinciale, non ad ampio respiro.




Nei DLC di Jack e del Maragià (di nuovo, cercatevi voi come si scrive) c'è qualche aggiunta carina, anche se il primo a volte mi ha ricordato quelle cagate di DLC del III con i poteri sovrannaturali. Ok, anche l'occhio dell'assassino lo è, ma lì ci mancava poco che ti davano un mantello, una calzamaglia e potevi crederti Superman... mancava solo lo sguardo laser.

Per il resto Syndicate però è divertente dopo tutto, diverte il rampino e diverte osservare la città in movimento, un pochino come per Unity, così come diverte andare alla ricerca dei carillon, e come divertono dopo tutto le missioni principali e secondarie (grave pecca di Unity, in cui erano talmente fatte con lo stampino che sapevano di riciclo tra le stesse, nello stesso gioco).

Ci sono ancora troppi collezionabili in realtà, alcuni personaggi secondari come Bell sono introdotti bene, poi fatti morire all'improvviso, altri sono abbastanza anonimi.




Il ciclo giorno notte è abbastanza strano: la notte dura pochissimo (male per un gioco ambientato in quell'epoca che molti invece si immaginano immersa nel buio e nella nebbia) e rimane troppo luminosa. Non intendo la luminosità per le strade (belle le lucernarie e i lampioni che si accendono inondando le strade di luce, oltre che le pozzanghere) ma proprio del cielo: troppo luminoso, eh no, non è per la nebbia. E' proprio luminoso. Mi aspettavo una maggiore cupezza.

Infine i carri: li ho trovati divertentissimi, anche se prodotti di fantascienza, con i cavalli più rigidi di un carroarmato, e con una quantità di moto contro alberi e pali che 10 carriarmati gli fanno un baffo.