Uno degli ultimi che faceva giornalismo ha lasciato kotaku da poco, nell'indifferenza più o meno generale. Non gliene frega niente a nessuno del " giornalismo" videoludico, non serve a scegliere un acquisto, tanto ormai uno dei seimila client esistenti regalerà questo o quel gioco, esce un prodotto al giorno, se non ti piace chiedi il rimborso, puoi pagare 2 euro al mese per giocare a tutto senza possedere niente. Se vuoi parlare di un gioco, ne parli e se non sei un gibbone dirai cose sensate o meno, ma non c'entra niente col giornalismo. Al massimo, se conosci qualche sviluppatore, magari italiano, magari che lavora in America (tipo tanzen), fai la tua intervista e ti fai snocciolare qualche aneddoto