Uscito oggi, dopo 40 mesi di gestazione ad opera di BitGlint Games, Melkhior's Mansion, una lettera d'amore al gioco che ogni commodoriano ha invidiato per anni agli spectrumisti: Atic Atac (almeno fino al 14 marzo 2020, quando, finalmente, ne è stato realizzato un port amatoriale sul biscottone).
Il gioco, pur partendo come base dal gameplay di Atic Atac, è "contaminato" da elementi di altri titoli Ultimate, come ad esempio, la vista non più dall'alto ma isometrica, come in Knight Lore e Nightshade per capirci (a proposito, aguzzate la vista durante il gioco...).
La maggiore novità è l'implementazione di ben quattro personaggi giocabili tra cui scegliere (contro i tre dell'originale), e se per il cavaliere, Sir Stamperlot, la missione è esattamente quella dell'originale Atic Atac (trovare le tre parti della chiave e fuggire dalla magione), per gli altri tre personaggi, le missioni saranno diverse, Zouch la strega dovrà sigillare un portale demoniaco, Lester dovrà eliminare le creature più cattive che girano per la magione e la principessa Ashby avrà il compito di liberare Melkhior dall'incantesimo che lo tiene prigioniero. La scelta del personaggio non influirà solo sulla missione, ma anche sulla difficoltà, infatti, se scegliendo Sir Stamperlot si selezionerà anche la difficoltà facile, con la principessa Ashby, si selezionerà la difficoltà maggiore.
La grafica del gioco ricorda molto quella dello ZX Spectrum e il suo Color Clash, ma sparse per la magione si potranno trovare altre nove palette grafiche segrete da scegliere.
Per il resto, si potrà scegliere se giocare in finestra o a tutto schermo, di abilitare le scanlines e un filtro che sfuma i pixel.
Come detto la giocabilità è esattamente quella di Atic Atac, quindi dovremo visitare il maniero di Melkhior stanza per stanza (che oltre a porte comprendono botole, scale e passaggi segreti), i nemici compariranno dal nulla e per difenderci avremo un'arma, differente per ogni personaggio, che, lanciata, rimbalzerà sulle pareti. La nostra energia diminuirà costantemente, ma sparsi nelle varie stanze troveremo oggetti che ci ridaranno salute e anche oggetti speciali (ad esempio la skeleton key, che permette di aprire le porte di qualunque colore, ma per un numero limitato di volte). Come nei vecchi giochi, avremo tre vite a disposizione. Ogni stanza avrà delle porte, la maggior parte si apriranno e si chiuderanno a tempo, mentre per le altre occorrerà trovare una chiave del colore specifico.
La grafica del gioco è molto simpatica ma molto ben realizzata, con ottime animazioni sia per quanto riguarda i nemici che per i protagonisti, anche i fondali sono dettagliati e spesso animati.
Anche il sonoro è in linea con il gioco con ottime musiche ed effetti sonori.
Per concludere, questo Melkhior's Mansion è una piccola, magnifica gemma che ci riporta indietro di ben 39 anni, quando i videogiochi erano immediatamente giocabili ma molto difficili, non avevano una grafica fotorealistica con milioni di poligoni e colori, ma riuscivano comunque a tenerci incollati al tubo catodico e a divertirci per ore...
P.s. Il gioco è gratuito e tra qualche mese sarà resa disponibile anche una versione per ZX Spectrum.
P.p.s. Leggete con attenzione l'intro...