E siamo d'accordo, ma anche volendo sono tre minuti di euforia paradossa - per il resto la favolosa verve di Elio consiste nel dire "Coglione mi hai rotto il cazzo" a Matano - in mezzo ad un minestrone lentissimo di gente che ripropone i suoi tormentoni come fosse Colorado Cafè (e quello imita Canavacciuolo, e quella dice "turbofregna", eccetera...) mentre nel frattempo Fedez e la Maionchi si colpiscono con gli spruzzini d'acqua e commentano "NO GUARDA MI FA TANTISSIMO RIDERE".
Un programma così doveva essere fatto che mettevi dieci comici in una stanza con qualcosa di effettivo da fare che li costringesse a parlare, collaborare e chiacchierare e poco a poco smettere di stare sulla difensiva - anche solo preparare la cena, invece di stare seduti aspettando che passino sei ore - e l'indicazione dalla regia di cercare di fare ridere gli altri o magari qualche compito segreto e più complesso tipo "Trova il modo di far dire TRANSUSTANZIAZIONE a Fru".
Si tratta di gente che sull'essere socievole, brillante, o quantomeno avere la capacità di buttarla in caciara ci ha costruito una carriera, sono sicuro che siano benissimo in grado di creare una situazione sociale vivace e divertente (anche perchè immagino che molti si conoscano)...bisognava lasciarli liberi e vedere cosa ne veniva fuori, non 'sta cagata intollerabile dei siparietti comici in costume, con la sala controllo che ogni tanto impone il giocoaperitivo.
Occasione sprecatissima, infatti quelli più giovani e che lavorano con una comicità meno vecchia e stantia - Luca Ravenna e i The Jackal - si sono immediatamente trovati male.
Non lo so, dire "Guarda, cioè, LOL fa riderissimo, incredibile Posaman!" mi sembra al livello di quelli che ridono quando al bagaglino uno appare vestito da Andreotti e dice "Sono Andreotti", o dei bebè che si sganasciano se gli agiti le chiavi di casa davanti alla faccia.