Ho da poco scoperto questo scrittore grazie a Marco Missiroli che ne tesseva grandi lodi.
Ho deciso di partire da Il commesso e devo dire di essere rimasto colpito favorevolmente da Malumud in quanto Il commesso è un piccolo grande gioiello.
Magari Malamud non avrà la vena artistica di un Faulkner, però la sua forza sta a mio avviso proprio nella sua semplicità. Oltretutto leggendolo si può intuire anche la grande influenza che ha avuto questo autore su un grandissimo come Philip Roth.Pubblicato negli Stati Uniti nel 1957, "Il commesso" è considerato da molti il capolavoro di Bernard Malamud. La storia è quella di Morris Bober, umile commerciante ebreo che nel cuore di Manhattan conduce una vita misera e consumata dagli anni, e di Frank Alpine, un ladruncolo di origini italiane, deciso a riscattarsi e diventare un uomo onesto e degno di stima, aiutando Morris al negozio. Tuttavia il giovane Frank non resisterebbe dietro al bancone, sempre più assediato dalla concorrenza, se non si innamorasse di Helen, la figlia di Morris. La vicenda è intrecciata intorno alle emozioni, ai segreti, al destino di queste tre esistenze. Il ritmo quasi ipnotico della narrazione, la capacità di attenzione al dettaglio, lo stile limpido e ironico regalano al romanzo quell'atmosfera inconfondibile, a metà fra il tragico e il comico, che rende affascinante la narrativa di Malamud. Prefazione di MArco Missiroli.
Ho già acquistato L'uomo di Kiev. Da notare che Malamud ha vinto due volte il National Book Award ed il Premio Pulitzer. Se avete voglia e tempo vi consiglio assolutamente di iniziare con Il commesso