
Originariamente Scritto da
Opossum'
I know that feel, bro.
Non ho presente come sia
L'uomo che ride, ma per affrontare il macigno dei
Miserabili ci sono un paio di "trucchi" che mi stanno aiutando.
Il primo è quello di affrontarlo a pezzi: leggerlo non come un libro solo ma come una serie di libri più piccoli, quindi mettendolo "in pausa" tra una parte e l'altra e passando a leggere altro. Un po' come se leggessi una saga. In questo la struttura del libro aiuta, è diviso in capitoloni da 200-250 pagine dove c'è parecchia soluzione di continuità e si può abbandonarlo brevemente senza patemi.
Il secondo è quello di saltare le pagine. Una cosa un po' vigliacca

ma Hugo aveva un'erudizione colossale, una logorrea irrefrenabile e un forte "decifit dell'attenzione" - tre cose che combinate rendono i fuori tema frequenti e prolungati. Lui scriveva bene ed ascoltarlo è un piacere; ma perdersi via per 40 pagine a leggere dettagli sulla battaglia di Waterloo o 20 pagine sulle sue teorie sui senzatetto di Parigi, senza che abbiano peso sulla trama.... anche no. Le prime 50 pagine del libro parlano della storia del vescovo di Digne, e sono talmente importanti nel quadro complessivo che... molti adattamenti posteriori la omettono del tutto senza particolare danno

(in realtà è una cosa un po' eccessiva da fare, perché se non si conosce bene il vescovo poi si capisce molto meno la "genesi" di Jean Valjean, ma sono sottigliezze).