Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]

[Coma White]

Furore capolavoro agrosiderurgico.

Ho letto recentemente uomini e topi, bello sì ma non al livello.

Io ho superato la metà del saggio di Canfora, scrito comunque evidentemente a 12 mani capitolo per capitolo. Sempre interessante, ma comunque non vedo l'ora di finirlo per passare ad altro.

Ho provato a leggere Furore, visto che era nella mia to do list da almeno un decennio (il tempo corre), e... dopo una cinquantina di pagine l'ho mollato per passare a Paul Auster...
Non so se dipenda dal fatto che per il poco tempo che ho disponibile, ho bisogno di libri più immediati... ma, forse avverto troppa "distanza" dallo stile e dal contesto che non mi permette un coinvolgimento totale, rispetto a un testo che sento più attuale... lo stesso effetto che mi darebbe vedere oggi uno dei primissimi film in bianco e nero...

E dire che quando avrò avuto una ventina d'anni, Uomini e Topi mi prese abbastanza...

[bado]

Sto leggendo invece L'americano tranquillo di Graham Greene. Che libro, signori!

Non mi ricordo se ne abbiamo mai parlato qui, ma Graham Greene è davvero tutto bello.

[Zhuge]

Ho provato a leggere Furore, visto che era nella mia to do list da almeno un decennio (il tempo corre), e... dopo una cinquantina di pagine l'ho mollato per passare a Paul Auster...
Non so se dipenda dal fatto che per il poco tempo che ho disponibile, ho bisogno di libri più immediati... ma, forse avverto troppa "distanza" dallo stile e dal contesto che non mi permette un coinvolgimento totale, rispetto a un testo che sento più attuale... lo stesso effetto che mi darebbe vedere oggi uno dei primissimi film in bianco e nero...

E dire che quando avrò avuto una ventina d'anni, Uomini e Topi mi prese abbastanza...

Auster immediato?

Ti dirò, chiaramente Furore è un romanzo alla vecchia maniera, richiede un po' di applicazione, ritenta e sarai più fortunato in futuro.

[Havgard]

Ho finito un libro bellissimo su cui onestamente non avevo grandi aspettative, e invece si è rivelato una bomba. Parlo di "La Caduta dei Golden" di Salman Rushdie. Aldilà della trama che comunque è avvincente e ti prende fin da subito, quello che mi ha colpito è lo stile di scrittura e le tantissime citazioni su praticamente ogni cosa: arte, cinema, letteratura, TV, politica ecc...
Inoltre pur avendo letto solo questo libro di Rushdie, ho avuto la netta impressione che sia un eccezionale racconta storie, nel senso che ha un abilità incredibile a tenere sempre attento il lettore ad ogni pagina. Mi ha ricordato proprio Auster citato sopra, ma per me Rushdie ha una cultura addirittura superiore, bello bello bello mi è piaciuto tantissimo e non posso che consigliarvelo.

[Milton]

Non mi ricordo se ne abbiamo mai parlato qui, ma Graham Greene è davvero tutto bello.

Finito qualche giorno fa. Libro davvero staordinario

Nel frattempo, non volendo allontanarmi ancora (letterariamente) dall'Indocina francese, ho cominciato un altro romanzo che si prospetta altrettanto straordinario: Una diga sul Pacifico di Marguerite Duras

[Zhuge]

In una scala da 1 a 10 quanto è inconcludente questo libro di questa esponente della casata di Duras?

[islandhermit]

ho voglia di leggere la serie di libri TRAILER PARK ELVES, volevo solo comunicarlo qui

[Milton]

In una scala da 1 a 10 quanto è inconcludente questo libro di questa esponente della casata di Duras?

Dalle 40 e rotte pagine che ho letto finora, mi pare proprio che il suo stile sia alquanto lontanto dall'essere "inconcludente" (nel senso che immagino tu dia a questo termine)

[Opossum']

Sto leggendo Sessanta racconti di Dino Buzzati. È un libro composto da sessanta racconti (!!) mediamente sulle 6-7 pagine (il più lungo che ho trovato finora è di 25). Sono circa a metà e sto apprezzando molto, c'è tutto il piacevole vibe kafkiano del bellunese. Sono sorpreso di averci trovato parecchi riferimenti religiosi.

[Zhuge]

Io ho cominciato A che punto è la notte di Fruttero&Lucentini.

Sono circa a 1/3; per le prime 200 pagine non succede praticamente niente, solo presentazione personaggi, abbastanza prolissa, con qualche errore di ortografia e uno stile che si piace. Adesso che finalmente abbiamo il morto vediamo come procede.

[Havgard]

Io sono nel pieno di Herzog di Saul Bellow, ovvero quello che è stato Philip Roth prima di Philip Roth. Probabilmente il libro piu complicato che abbia mai letto...spesso non riesco a capire cosa sto leggendo però molto bello

[Opossum']

Sto leggendo Sessanta racconti di Dino Buzzati. È un libro composto da sessanta racconti (!!) mediamente sulle 6-7 pagine (il più lungo che ho trovato finora è di 25). Sono circa a metà e sto apprezzando molto, c'è tutto il piacevole vibe kafkiano del bellunese. Sono sorpreso di averci trovato parecchi riferimenti religiosi.

Terminato. Giudizio finale molto positivo, la qualità dei racconti è molto omogenea e decisamente alta. I toni surreali sono praticamente onnipresenti, e numerosi i momenti angoscianti (Non aspettavano altro è probabilmente il worst offender, in questo senso). Mi ha fatto piacere ritrovare Il crollo della Baliverna, che lessi alle elementari (l'unico della raccolta che conoscessi già) e ancora mi inquieta. Il cane che ha visto Dio, il racconto più lungo, è forse l'apice dell'antologia.
Alla fine non ho trovato particolari difetti; l'unica cosa è che qua e là emergono dettagli che tradiscono la datazione dei testi tipo un fraseggiare un po' démodé o certe differenze nelle descrizioni di uomini e donne (ad esempio in Occhio per occhio presentando i tre protagonisti ne esplica le professioni -informazione tra l'altro perfettamente inutile nel contesto- mentre le tre protagoniste sono "la moglie di" o "la figlia di"). Ma sono dettagli direi impercettibili. Lo consiglieri a tutti.

Proseguo intanto lentamente anche la lettura dei Miserabili, dove sono circa a metà (pagina 670). È bello ma -torno a ripeterlo- densissimo. Non ce la faccio a dedicarmici completamente

Adesso che finalmente abbiamo il morto vediamo come procede.

Chi è che muore a quel punto del libro? Il Pezza?

[Zhuge]

Yes, quello che dalla quarta di copertina sai subito che sarà il morto (il primo almeno).

[Opossum']

Yes, quello che dalla quarta di copertina sai subito che sarà il morto (il primo almeno).

In realtà mi pare ce ne sia solo un altro, ma l'ho letto anni fa e non ero sicurissimo di ricordare quale moriva prima

[Zhuge]

ah io non lo so, sono quasi a metà e non è ancora morto nessun altro

comunque menano molto il can per l'aia, tante descrizioni d'ambiente che a scriverlo oggi l'editore ti taglierebbe in quattro e quattr'otto riducendo le 700 pagine a 300

[Opossum']

ah io non lo so, sono quasi a metà e non è ancora morto nessun altro

Sono andato a ripigliarmi il tomo, nel momento in cui leggerai questo post l'avrai già trovato o mancherà pochissimo.
Il personaggio in questione comunque l'hai già incontrato.

comunque menano molto il can per l'aia, tante descrizioni d'ambiente che a scriverlo oggi l'editore ti taglierebbe in quattro e quattr'otto riducendo le 700 pagine a 300

Fortuna che l'han scritto 45 anni fa, allora
A me piacque parecchio (l'ho letto due volte), ne serbo un bel ricordo; apprezzo molto il loro stile, il loro modo di costruire ambienti e personaggi e anche quel po' di umorismo che ci mettono. Mi aveva molto colpito poi l'ampio respiro della storia all'epoca della prima, ero un ragazzino e non ero abituato a trame così convolute. Sì, c'è parecchio padding, ma secondo me F&L sono un esempio di autori che riescono a farlo bene.
Tempo dopo ho recuperato l'antecedente La donna della domenica, il libro in cui "nasce" Santamaria, non mi è spiaciuto nemmeno quello ma secondo me resta un pelo inferiore.

[Zhuge]

al momento sono arrivato alla rivelazione (che avevo capito pure da solo) del posto della bomba

[Zhuge]

Fortuna che l'han scritto 45 anni fa, allora
A me piacque parecchio (l'ho letto due volte), ne serbo un bel ricordo; apprezzo molto il loro stile, il loro modo di costruire ambienti e personaggi e anche quel po' di umorismo che ci mettono. Mi aveva molto colpito poi l'ampio respiro della storia all'epoca della prima, ero un ragazzino e non ero abituato a trame così convolute. Sì, c'è parecchio padding, ma secondo me F&L sono un esempio di autori che riescono a farlo bene.
Tempo dopo ho recuperato l'antecedente La donna della domenica, il libro in cui "nasce" Santamaria, non mi è spiaciuto nemmeno quello ma secondo me resta un pelo inferiore.

ah beh io devo avere comperato questo perché avevi forse tu suggerito questo

sì come ho detto il fatto che le prime 200 pagine di world building girino un po' a vuoto (perché appunto non succede niente e in un giallo ti aspetti che succeda qualcosa) m'avevano lasciato un po' perplesso; di solito il giallo non vedi l'ora di seguire e correre per vedere come va a finire e se possibile cercare di capire, qui hai questo scoglio iniziale che ti lascia un po' interdetto perché non corrisponde a quello che ti aspetti, tanto più che il fatto che il morto è il Pezza lo sai già quando cominici a leggerlo visto che te l'hanno scritto in quarta di copertina e nella trama sul risvolto interno

[Opossum']

ah beh io devo avere comperato questo perché avevi forse tu suggerito questo

Sì, suona plausibile

Personalmente non sono un gran lettore di gialli, ne ho affrontati pochi in vita mia e non stravedo per il genere; i motivi per cui ho apprezzato A che punto li ho spiegati, e in effetti si potrebbero riassumere in "Trovo che sia un romanzo scritto bene" più che con "Trovo sia un giallo appassionante". Di sicuro il ritmo non è il suo punto di forza, gli è che per me non è un difetto. C'è sempre speranza che la parte finale sia più di tuo gusto, inshallah, in caso opposto mi spiacerà di aver lasciato un suggerimento fuori bersaglio.

[Havgard]

Proseguo intanto lentamente anche la lettura dei Miserabili, dove sono circa a metà (pagina 670). È bello ma -torno a ripeterlo- densissimo. Non ce la faccio a dedicarmici completamente

Ho l'uomo che ride in libreria ma non viene mai il suo momento, come tutti i classici mi fa un po paura...