il trono di spade niente di speciale? abbiamo gusti diversi :bua:
cmq per quanto riguarda il fantasy:
saga ruota del tempo
saga di elric di melnibonè
sci-fi
Hyperion
Dune
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il trono di spade niente di speciale? abbiamo gusti diversi :bua:
cmq per quanto riguarda il fantasy:
saga ruota del tempo
saga di elric di melnibonè
sci-fi
Hyperion
Dune
Grazie mille! Mi informo su tutti a parte Dune che è un altro di quelli che mi ero dimenticato di inserire in lista.
Per il trono di spade, diciamo che la ritengo un'ottima saga, ma molto sopravvalutata.. L'avevo letta prima dell'uscita della serie TV, almeno i libri che erano disponibili ai tempi, e appunto l'ho trovata scritta ottimamente, ma poi ho letto Malazan.. È vero che sono cose un pò diverse, ma tant'è[emoji4]
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La trilogia di Luna di Ian McDonald devi leggerla...è innovativa, fresca, complessa, affascinante...voglio rileggerla!
Hyperion (anche se l'ho trovata complicatissima devi dargli una chance)
Trilogia Ancillary di Ann Leckie, che sto leggendo in questo momento...merita assolutamente
Il Cosmonauta di Kalfar, potrebbe essere leggermente lontano da quello che cerchi ma l'ho trovato stupendo
Ah pure la trilogia di Kovacs di Morgan può fare al caso tuo (ho letto solo Altered Carbon).
grazie mille, mi segno tutto.
In particolare così al volo mi sembra molto interessante la trilogia Ancillary, potrei approfittarne complice il tempo libero estivo!
Immagino comunque che non troverò mai nulla di simile alla trilogia dei tre corpi,
grazie ad entrambi!
Si Ancillary è interessante, ma imho Luna lo è molto di più! io partirei da quello :sisi:
La trilogia dei tre corpi l'avevo iniziata un annetto fa mi pare e l'avevo abbandonata quando
mi era sembrata una cosa proprio campata per aria e non mi è piaciuta per niente.
bhe allora di priorità alla trilogia di Luna, mi fido :)
per i tre corpi, hai fatto molto male secondo me, diciamo che hai mollato proprio all'inizio, quella parte verrà dimenticata in fretta ed alla fine avrà comunque un senso logico nella storia.. ti consiglio caldamente di proseguire, soprattutto per il secondo ed il terzo libro.. sarà che gli argomenti trattati mi sono sempre interessati ma li ho finiti da oltre un anno ed oserei dire che me li ricordo quasi parola per parola talmente sono belli
in ogni caso si, il primo libro è sicuramente il più debole dei tre.
Mi ricordate perché Il Cosmonauta è così bello?
Lo stai leggendo e ti sta facendo schifo?
L'avevo consigliato io :asd: ecco il commento
Finito Il Cosmonauta di Jaroslav Kalfar: assolutamente consigliato, romanzo di fantascienza si ma soprattutto romanzo d'amore dell'autore per la sua patria, la Repubblica Ceca. Come sensazioni mi ha ricordato tantissimo il re in 22/11/63 quando la storia d'amore entra nel vivo e noi siamo immersi nella vita del protagonista. Meraviglioso.
Io ho da poco scoperto Neal Stephenson con Seveneves, che credo non sia ancora stato tradotto in Italia. E' un buon libro di fantascienza nelle intenzioni, ma ci sono alcuni stereotipi e situazioni stiracchiate. La terza parte l'ho trovata troppo irrealistica.
Dello stesso autore sto leggendo ora Snow Crash, ambientato in un cyberpunk un po' diverso da quello generico e con un tono che mi ricorda "Il mondo alla fine del mondo" (The Gone-Away World) di Nick Harkaway. Come libro mi sta piacendo molto di piu'.
In ambito saga sci-fi, tempo fa qui or in J4S consigliai i libri del Mondo Fiume (Riverworld) di Farmer.
In genere quando mi ritrovo nella tua situazione, alla ricerca di libri interessanti, vado a spulciare siti come questo http://worldswithoutend.com/index.asp e pesco autori che non conosco dalle classifiche (tipo questa http://worldswithoutend.com/lists_classics_of_sf.asp)
Grazie mille, seveneves sembra davvero molto interessante! Non è un problema che non sia ancora stato tradotto. Mi segno il sito.
Direi che tra tutti i consigli ne ho almeno per tutte le ferie estive.. Grazie [emoji16]
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anche io leggo soprattutto scifi e fantasy, ma sull'altro topic è da un po' che ci seghiamo su Lonesome Dove (western) quindi ti consiglio anche quello
Se poi non ti piace è colpa di bado :snob:
Io, dato che ancora non li ho visti tra i consigli sci-fi e fantasy, anche se non sono saghe, ti butto lì l'Uomo di Marte di Andy Weir e 11/10/63 di King.
Mi prendo tutte le mie responsabilità. :snob:
E quando tornerete, uno per uno, strisciando, per ringraziare del consiglio, io sarò lì a ridere di voi con disprezzo e vanagloria. :snob:
Penso sia il titolo che sia stato più volte sbagliato nella storia della letteratura :rotfl:
oddio che sito fantastico.. ho già messo in lista svariati libri da leggere dopo a quelli che mi avete consigliato. Insomma ne avrò fino a Natale :D
grazie! 22/11/63 già letto, e the Martian non so, mi sa che sono rimasto scottato vedendo il film che non mi è assolutamente piaciuto, per cui mi sono messo in testa che anche il libro sia una mezza cagata :(
Visto che qui si parla anche di novità in libreria, sul mio blog stilo ogni mese una lista delle novità secondo me più interessanti. Faccio anche qui, magari torna utile a qualcuno :)
Come una guerra – Nicolas Mathieu
1 Ottobre 2020
Di Nicolas Mathieu lo scorso anno ho letto e apprezzato molto E i figli dopo di loro, un bellissimo romanzo di formazione, ambientato anche quello nella provincia industriale francese, con cui l’autore si è aggiudicato il prestigioso Premio Goncourt. Questo è il suo esordio, quindi un recupero, e sono molto curioso di leggerlo.
Martel è un sindacalista carismatico con un passato oscuro e una madre malata di Alzheimer da mantenere. Bruce è un ex body-builder che non ha mai abbandonato il vizio degli steroidi. Quando la fabbrica dove lavorano minaccia di chiudere i battenti, in una delle regioni più industrializzate ma anche più ignorate di Francia, non viene loro in mente nulla di meglio che rapire una giovane prostituta che batte sulla strada per Strasburgo, per rivenderla alla malavita. Del resto, in quel luogo che a chi ci abita sembra senza via d’uscita, la crisi giustifica qualunque gesto, e Martel e Bruce hanno tutto quello che serve: una Colt calibro .45, un rifugio sicuro in fondo alla campagna, e la disperazione degli ultimi. Ma non è così semplice svoltare grazie al crimine se il crimine non è il tuo mestiere: basta incontrare un’ispettrice del lavoro empatica e tutta d’un pezzo per far scricchiolare il piano della vita.
Gli ultimi della steppa – Maja Lunde
15 Ottobre 2020
Ho letto e amato La storia delle api e La storia dell’acqua, due bei romanzi a tema disastri ambientali tra passato, presente e futuro, nutro quindi grande curiosità e attesa anche per questo.
Nel 1881, a San Pietroburgo, lo zoologo Mikhail riceve dalla Mongolia lo scheletro di un cavallo selvatico e ne rimane folgorato. Le ossa che ha tra le mani rispecchiano perfettamente la struttura di un esemplare preistorico, considerato estinto da lunghissimo tempo. Mikhail comincia allora a sognare una spedizione sugli altipiani a oriente, un’impresa apparentemente impossibile che l’incontro con un entusiasta esploratore rende d’un tratto concreta. Poco più di cento anni dopo, Karin lascia Berlino insieme al figlio e si avventura nella riserva naturale di Khustai. Ancora bambina, si è appassionata ai cavalli di Przewalski e ha poi dedicato gran parte del suo lavoro di veterinaria a riportarli dall’Europa in Mongolia con l’obiettivo di ripopolare le steppe dove erano nati e vissuti, prima di scomparire. Sono loro, i cavalli di Przewalski, il lungo filo narrativo che unisce le vicende di tre secoli, fino a un futuro non lontano dove, in un’Europa che si sta dissolvendo, Eva si rifiuta di abbandonare la sua fattoria e i due splendidi esemplari di Przewalski di cui si prende cura. Manca il cibo, il clima è sconvolto e solo l’estremo Nord offre ancora terre ospitali. Un giorno, una donna sconosciuta si presenta alla fattoria di Eva, e chiede di potersi fermare. Le tre vicende si intrecciano nell’affascinante trama di un romanzo che mostra come nella storia del mondo, così come in natura, tutto è connesso, e i grandi fenomeni, quelli che le generazioni ricordano, dipendono anche dalla nostra capacità di vedere oltre noi stessi, al di là della nostra singola vita, piccola, eppure decisiva per gli altri e per il futuro.
L’isola di altrove – Köhler Karen
15 Ottobre 2020
Di questo romanzo non so niente, l’ho trovato per puro caso guardando le prossime uscite e la sua trama mi ha incuriosito molto. Nota a parte, quanto è bella la copertina acquerellata?
La ragazza non sa nulla di sé, non ha nemmeno un nome. Orfana dalla nascita, vive da reietta nel Bel Villaggio, unico centro abitato di un’isola bruciata dal sole. Una volta al mese sull’isola attracca una nave carica di merci che viene da lontano, da un Altrove che nessuno ha mai visto, dove è possibile forse condurre una vita diversa, più spregiudicata e libera. Perché il villaggio,nella sua abbacinante bellezza, è arcaico,spietato, dominato dagli uomini e dalle loro leggi, che impongono alle donne ignoranza,solitudine, sottomissione. Da sempre. Ma non per sempre, forse, non per tutte: perché il calore dell’amicizia, la sete di conoscenza,le ore passate in segreto a imparare a leggere e a nuotare, il dono inatteso dell’amore accendono nella ragazza sogni e speranze che non è più possibile reprimere, costi quello che costi. Alina – così l’ha chiamata il suo amato – si accinge allora alla fuga, intonando per sé e per la creatura che portai n grembo «un canto di vita meravigliosa»,la sua.Un romanzo d’esordio distopico ma anche terribilmente realistico, che lancia uno struggente grido di libertà; una fiaba senza tempo, cupa, crudele, eppure, a tratti,gioiosa e piena di speranza, sostenuta da una scrittura potente, evocativa, che del canto conserva il ritmo e la dolcezza.
Disintegrazione – Vincent Raynaud
15 Ottobre 2020
La musica è da sempre una delle mie più grandi passioni insieme alla lettura, in particolare la musica metal e rock. Basta quindi l’argomento, unito alla garanzia di un editore attento come Il Saggiatore, a far finire questo Disintegrazione dritto tra i libri in uscita a ottobre che aspetto di più.
Parigi, metà anni settanta. Tristan ha tredici anni e un futuro già scritto: il conservatorio e una carriera come percussionista classico. Poi però arriva il rock, e gli spalanca le porte di un mondo nuovo. Dopo un solo concerto capisce che la musica che vuole è un’altra, più selvaggia, più diretta; più sincera. Le bacchette iniziano a picchiare sul rullante e il piede a pestare duro sulla cassa, e così Tristan si trasforma prima nel batterista di un gruppo punk e poi nel frontman di un’ambiziosa band new wave, sulla rampa di lancio verso il successo. Sullo sfondo, una Parigi sregolata e tossica, tra feste ad alto contenuto alcolico e scontri fra punk e metallari, suicidi, overdose e l’incubo strisciante dell’Aids. Disintegrazione scorre come una martellante traccia musicale lunga quarant’anni: il primo album, i primi successi e i primi dissidi; l’ambizione, lo scontro col mercato discograco, i soldi; le amicizie distrutte, le separazioni, la ricerca della felicità. Un romanzo di formazione punk. Incendiario come il grido di una chitarra elettrica.
Crepitio di stelle – Jon K. Stefansson
21 Ottobre 2020
Ah, Stefansson. Grazie a lui mi sono avvicinato alla letteratura nordeuropea e al meraviglioso catalogo di Iperborea. Per me è una delle penne più poetiche ed evocative al mondo. Questo è un romanzo precedente a tutti quelli usciti per ora in Italia.
Il protagonista ha soli sette anni quando la mamma muore di tisi. Sono gli anni Sessanta, la famiglia vive nella casa di Safamýri, a Reykjavík e il bambino passa le giornate tra la scuola, gli amici del quartiere e i suoi soldatini, che spesso gli parlano riempiendo i silenzi della sua esistenza. È la solitudine di quegli anni e l’urgente ricerca di se stesso a segnare la sua vita, così come quella di questa insolita storia famigliare, che procede a flashback nel tempo e attraverso tutta l’Islanda. Dal matrimonio burrascoso tra il bisnonno, un personaggio intraprendente ma sempre irrequieto, e la bisnonna, all’epoca una ragazza diciassettenne che va a vivere con lui in un sottotetto della capitale, alla nonna venuta dalla Norvegia che mastica un islandese tutto particolare, fino al papà, un apprendista muratore che riesce a incontrare la donna della sua vita, a cui il destino ha riservato una morte prematura. Crepitio di stelle è una storia familiare che abbraccia oltre quattro generazioni e che, con l’ironia, la poesia e la sensualità tipiche della prosa di Stefánsson, tocca i grandi temi esistenziali della vita come l’amore, il passare del tempo, le radici e i ricordi.
Il più grande spettacolo del mondo – Don Robertson
22 Ottobre 2020
Don Robertson è un autore americano finito nel dimenticatoio persino in patria, nonostante sia uno degli autori preferiti di gente come Stephen King. Nutrimenti, per nostra fortuna, si è imbarcata nella missione di ripubblicare tutta la sua opera e arriva adesso il primo volume di una trilogia considerata una delle sue produzioni più importanti. Io ho letto e amato Paradise Falla, per cui grande attesa per questo.
Finalmente in Italia, Morris Bird III, il personaggio più noto di Don Robertson, un odierno Huckleberry Finn. Cleveland è la sua Odissea. L’anno è il 1944, l’America è in guerra, le persone razionano il cibo, commentano le notizie alla radio, sognano coi film di Alan Ladd e Veronica Lake, si schierano pro o contro Roosevelt. Morris invece è un bambino che si interroga sull’amore, l’amicizia, l’onore, il coraggio e la morte. Che cosa sono queste strane parole? Cosa significano? È così che inizia un viaggio attraverso Cleveland, Ohio, per andare a trovare l’amico Stanley Chaloupka. Un viaggio pieno di avventure e incontri, un’epopea picaresca in cui la straordinaria lingua di Robertson si diverte a intrecciare storie su storie, aprendo la mente e il cuore del lettore con una naturalezza disarmante. Il più grande spettacolo del mondo è un ritratto nostalgico sull’infanzia e la sua magia, un romanzo di formazione come nella grande tradizione americana, con echi di Twain e Melville ma anche di Shakespeare, il tutto mescolato con leggerezza e profondità, cattiveria e dolcezza. È un’avventura spassosa, divertente, malinconica, come sempre, nei libri di Robertson, con il grande sfondo della Storia. Il più grande spettacolo del mondo apre la trilogia dedicata al personaggio di Morris Bird III, pronipote del Morris Bird conosciuto in Paradise Falls, fidanzato della Julie Sutton di Julie, insomma uno dei personaggi più straordinari che vi capiterà mai di incontrare.
Guerra e Guerra – László Krasznahorkai
28 Ottobre 2020
Altro recupero, questa volta dell’ungherese Laszlo Krasznahorkai, autore tra gli altri del bellissimo Satantango, un surreale racconto dalle tinte oscure che ho avuto il piacere di leggere qualche mese fa e che mi ha fatto decidere di voler leggere altro di suo.
Su un ponte ferroviario un uomo è circondato da sette derubarlo. L’uomo è György Korin, che inizia a parlare in tono disperato, quasi folle, nella speranza di distrarli e insieme di consolare sé stesso. Korin racconta di aver scoperto in un piccolo villaggio ungherese un antico manoscritto di incredibile bellezza: la storia epica di un gruppo di soldati che deve affrontare il ritorno a casa dopo una guerra disastrosa. Il valore del libro è tale che Korin decide di portarlo a New York e una volta lì riversarlo tutto in Rete per concedergli l’eternità. Guerra e guerra è la storia di questa missione, dei molti incontri del protagonista lungo il suo cammino, in un mondo diviso tra brutalità e bellezza. Un romanzo segnato da un realismo tale che la sua esistenza non si limita alle pagine, ma già durante la stesura ha vissuto altre vite – sotto forma di messaggi dell’autore ai suoi lettori e di un racconto – fino a invadere la realtà con una targa: nell’ultimo capitolo infatti il protagonista chiede che l’epilogo della sua vita venga fissato in un’unica frase su una targa commemorativa, e che questa targa venga collocata nei pressi di una scultura di Mario Merz, sul muro di un museo svizzero. E così è stato: la targa è stata a tutti gli effetti inaugurata il 27 giugno 1999, una domenica, alle ore 11 di mattina, alla presenza di tutte queste persone; per l’occasione sono stati invitati anche lo scrittore e Mario Merz. Per l’edizione italiana l’autore ha raccolto tutti questi elementi perché i lettori possano ripercorre l’intera esistenza di Guerra e guerra dalla prima all’ultima parola.
Da sabato prossimo fino al 15 febbraio torna il 20% di sconto sull'intero catalogo Adelphi.
Qualche consiglio?
Devo precisare: l'intero catalogo TRANNE le novità pubblicate nell'ultimo semestre. Era scritto in piccolo e l'ho notato solo stamattina.
Adelphi ha una marea di roba valida di tutti i tipi, si fa prima a fare un giro nel loro sito. Io a 'sto giro ho in wishlist:
Peter Cameron - Cose che succedono la notte
Max Ernst - Una settimana di bontà. Tre romanzi per immagini [però è roba bizzarra]
Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares - Racconti brevi e straordinari
René Daumal - Il monte Analogo. Romanzo d'avventure alpine non euclidee e simbolicamente autentiche
David Quammen - Spillover. L'evoluzione delle pandemie [se ne parlava un sacco la scorsa primavera]
Terry Rudolph - Quanti
L'anno scorso avevo preso e consiglierei, fra gli altri La prigione della fede di Wright (saggio su Scientology, molto interessante) e l'allucinante L'avversario di Carrere.
Altre cose che ho o almeno consiglio: Le ceneri di Angela di McCourt, Assalonne Assalonne di Faulkner, tutto Borges, Quer pasticciaccio brutto... di Gadda (io ce l'ho edito da Garzanti, ma Adelphi l'ha ripubblicato, così come tutto Gadda mi sa), Sciascia, la trilogia di Gormenghast di Peake (o almeno i primi due, il terzo me l'hanno sconsigliato), Il lungo addio di Chandler (anche questo ce l'ho di un altro editore, e peraltro forse non rientra negli sconti), Auto da fé di Canetti, La nube purpurea di Shiel (fantascienza un po' datata - è del 1901 mi pare - ma godibile), il saggio L'ingegneria degli animali, i Sei pezzi facili di Feynman, etantiettantialtri
La nube purpurea molto molto bello, la prima parte è stile The terror, poi diventa Io sono leggenda.
Peccato non valga per le novità, volevo prendere quello sulla Silicon Valley.
a me ha incuriosito Dissipatio HG di Morselli di recente, magari potrei sfruttar l'occasione
certo -20, erano meno 25 fino l'altranno :mad:
Io sponsorizzo la trilogia di Gormenghast, che già per essere un fantasy pubblicato da Adelphi merita di suscitare interesse, per me tra le cose più belle mai lette nella vita.
Per certi versi la cosa più simile che ho visto a La nube purpurea è The quiet Earth, un film neozelandese del 1985, che non è male.
Anche :( le ho provate tutte :(
Che poi definirlo così è già una forzatura IMHO, io dico sempre che è quasi un fantasy per pareidolia: non è che sia proprio un fantasy, più che altro gli somiglia parecchio :asd:
No so voi, ma io in qualsiasi evento culturale (mostre, cinema d'essai) ho visto solo cazzi e cesse. Le fighe le vedo solo in discoteca o in palestra.
Non so, faccio il volontario in un cinema d'essai e qualche ragazza carina l'ho vista, benché effettivamente poche e comunque non top model. Discoteche e palestre invece non le ho mai viste neanche da lontano -tranne quelle abbandonate- quindi non ho esperienza in merito :uhm: