Originariamente Scritto da
fuserz
a parte i moralismi, capisco come ti senti. otto anni con una persona non sono pochi. a prescindere dal sesso, c'è molto altro che dovresti lasciare lasciando lei, ed egoisticamente non vuoi perderla. però dopo otto anni, quella relazione ti da solo affetto e stabilità, ma la tua sete di emozioni è in costante ricerca di altro.
una persona esterna ai fatti e con il manuale di etica in mano, come sostanzialmente tutti quelli che hanno risposto finora (e non ne faccio una colpa a nessuno, per carità, è solo che è esattamente quello che viene da fare quando si viene interpellati a dare un giudizio dall'esterno), ti direbbe sei uno stronzo, povera ragazza, sii onesto, tienitelo nelle mutande o lasciala, ecc. ma se qualcuno ha un minimo di esperienza nelle relazioni sentimentali, sa benissimo che tu tutto questo lo sai già più che bene.
la realtà amico mio è che devi trovare il coraggio di essere onesto con te stesso in primis, capire se quello che vuoi dalla vita è appagare la tua voglia di "normalità" o appagare la tua sete di emozioni, ed avere il coraggio e l'onestà di fare delle rinunce nell'uno o nell'altro caso.
oppure potresti continuare a tenere il piede in due scarpe vita natural durante, se pensi che la tua coscienza riesca a sopportare la cosa.
come dici tu, non saresti né il primo, né l'ultimo. ma la tua storia è tua e di nessun altro, quindi almeno non usare questa scusa per giustificare il tuo modo vile di approcciarti alla tua relazione.
da come scrivi, sembra che al momento tu sia più turbato dal fatto che la tua nuova fiamma sia scomparsa che dalla possibilità di perdere la tua attuale donna, che evidentemente percepisci come una certezza assoluta.
hai pensato a come ti sentiresti se la tua donna si svegliasse domani e decidesse che non sopporta più il suo ruolo in questa relazione, e prendesse la sua strada?