Gruppo PSA Nel 2015 vendute quasi 3 milioni di vetture

L’anno scorso il Gruppo PSA ha venduto 2,97 millioni di vetture, facendo registrare una crescita dell’1,2% rispetto ai risultati del 2014. Il costruttore francese è riuscito a incrementare le consegne nonostante la leggera flessione del mercato cinese, il forte calo della domanda in Sud America e il tiepido successo del suo nuovo brand DS. A portare il totale in terreno positivo è stato principalmente il marchio Peugeot che ha pesato per il 58% del globale venduto, oltre ai risultati ottenuti in Europa dove PSA è riuscita a crescere seppur meno del totale del mercato. La quota delle vendite in Europa è salita sopra il 60% rendendo evidente la dipendenza su questo mercato.



Peugeot e DS. Il totale per brand mostra un aumento delle vendite di auto con il logo Peugeot del 4,6% e un incremento della quota di 2 punti percentuali. In particolare, il successo della 308 in Europa e della 408 in Cina ha contribuito alla crescita del marchio. Non è stato il caso di Citroën, il secondo marchio del Gruppo, il quale ha visto diminuire le vendite del 2% pari per un totale di 1,16 milioni di unità. L’anno scorso i modelli della nuovo brand premium DS (3, 4, 5 e altri commercializzati in Cina) hanno venduto 102.335 unità, il 3,44% del totale del Gruppo, con una flessione del 13,6% dovuta soprattutto ai risultati in Europa.



I risultati nel Vecchio Continente. Il 62,7% delle vendite è rimasto in Europa (esclusa la Russia) con i marchi Peugeot e Citroën che sono cresciuti rispettivamente del 9,4% e 3%. DS invece non ha avuto un buon primo anno e il suo totale si è ridotto del 10,8% rispetto alle vendite delle Citroën DS3, DS4 e DS5 registrate nel 2014. Nel complesso il Gruppo ha perso quota considerando l’aumento totale del mercato auto in Europa. I tre modelli più importanti di Peugeot, 208, 308 e 2008, hanno avuto un impatto molto positivo sui risultati complessivi. Grazie al successo della Peugeot 308 (+31%), il terzo aumento annuale consecutivo delle vendite della 2008 (+10%) e l’aumento dei volumi registrati dalla piccola 208, Peugeot non solo è riuscita a crescere, ma ha avuto anche un peso importante nella crescita globale. Purtroppo, il risultato positivo della Peugeot è stato ridimensionato dalla performance di Citroën e DS che sono cresciute molto meno. Situazione analoga anche per quanto riguarda le immatricolazioni: in Europa + EFTA, PSA si è piazzata al secondo posto come costruttore, ma ha perso 0,3 punti percentuali di quota a fronte di una crescita del 6% nel suo immatricolato contro un aumento totale del mercato del 9,2%. Nel complesso, il Gruppo francese ha perso quote di mercato nei cinque principali Paesi europei, passando dall’11,24% del 2014 al 10,97% dell’anno scorso.



Asia e Africa. Nel resto del mondo, fatta eccezione per Medio Oriente e Africa, il Gruppo ha subito una flessione delle vendite. In Cina e nel sud est asiatico PSA ha venduto 736.000 auto, con una flessione dello 0,9%. Quasi la totalità di queste vetture sono rimaste in Cina, dove Peugeot è riuscita a crescere grazie al modello 408 (+68% e 26% del totale del brand nel Paese). Citroën invece ha chiuso in calo del 6% nonostante l’arrivo della nuova C4 Saloon (introdotta a ottobre), le 67.000 unità della C3-XR e le 90.000 della C-Elysee. L’anno scorsco la Cina ha contruibuto con il 21% delle vendite globali del brand DS, con un calo del 20% dei volumi a causa del rallentamento generale del mercato e, soprattutto, del segmento premium. Malissimo in Russia e in Eurasia con vendite in giù del 73% e con DS che ha venduto solo 88 unità. Il peso di questa regione è passato dall’1,5% del 2014 allo 0,4% dell’anno scorso. Anche in Sud America i risultati sono stati deludenti: da 200.000 unità del 2014 il Gruppo è passato a 157.000 nel 2015. In Brasile Peugeot e Citroën hanno immatricolato 58.000 macchine e hanno perso quota di mercato (da 2,83% nel 2014 al 2,35% nel 2015). Ancora più pesante la flessione subita in Argentina, altro mercato importante per PSA, dove le immatricolazioni sono scese del 26% a fronte di una flessione totale del mercato del 6,6%. Il calo registrato in Sud America ha fatto sì che Africa e Medio Oriente superassero in termini di volumi con 180.000 auto, pari al +6,4%. Il Gruppo è stato il primo in Tunisia, il secondo in Algeria e Marocco.


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