https://www.alvolante.it/news/concep...rte-qui-407069
Concept C: il design dell’Audi riparte da qui
audi concept c
di Cesare Nebbia
Pubblicato 02 settembre 2025
Questo prototipo dovrebbe anticipare l'erede (elettrica) della TT in arrivo nel 2027 e mostra il nuovo corso stilistico dell'Audi fatto di un design più elegante e minimalista.
CAMBIO DI PASSO
Ricalcando la storia che vide alla metà degli anni 90 il prototipo dell’Audi TT preannunciare il design dei modelli di serie degli anni a venire, la casa tedesca ha scelto nuovamente un’auto sportiva per mostrare come saranno le Audi di domani: si chiama Concept C ed è la prima vettura disegnata dal centro stile Audi sotto la direzione di Massimo Frascella (ex capo del design di Jaguar-Land Rover). Prefigura da vicino l’erede 100% elettrica della TT, attesa nel 2027, e rappresenta un taglio netto con la produzione recente: non solo negli esterni, ma soprattutto negli interni, dove spariscono i maxi schermi e i comandi touch invasivi. Nessun dettaglio sulla meccanica è stato divulgato ma, dato che la batteria non è nel pianale ma dietro i sedili (in posizione centrale), è quasi certo che l’auto riprenderà la meccanica della prossima Porsche Boxster (qui i dettagli).
![]()
COME È FATTA FUORI
L’Audi Concept C è una roadster a due posti lunga 452 cm con il tetto rigido motorizzato che scompare in pochi secondi dietro ai sedili e che si contraddistingue per forme “pulite” e minimaliste: il frontale segna una vera e propria svolta rispetto al passato, con una nuova mascherina a sviluppo verticale che integra al suo interno radar e sensori per i sistemi di assistenza alla guida; ai lati, sottili fari full led caratterizzati da un design a quattro punti. Anche al posteriore i fanali a led a quattro elementi sono molto sottili e ben si combinano con la carrozzeria, essenziale e definita da poche linee nette che ne evidenziano i volumi. L’ispirazione arriva direttamente da alcuni importanti modelli della storia dell'Audi, come la prima generazione della supercar R8 e persino la Auto Union Type C (una monoposto da corsa degli Anni 30), ma il risultato è molto moderno.
![]()
LA TECNOLOGIA C’È MA NON SI VEDE
L’abitacolo segna una vera e propria rivoluzione rispetto alle Audi oggi in produzione, con il comparto tecnologico non ostentato ma ben integrato all’interno del design della plancia: il sistema multimediale con touchscreen di 10,4” è a scomparsa (appare o scompare alla pressione di un tasto sul tunnel centrale), il cruscotto digitale (anch’esso di 10,4”) è più compatto rispetto ai display utilizzati dalle Audi più recenti, ma grazie all’impostazione su due livelli, con le informazioni più importanti mostrate chiaramente nella parte alta e le schermate configurabili più in basso, pare più chiaro e intuitivo. Con dei comandi a sfioramento al centro della plancia si controlla il climatizzatore, mentre il resto dei pulsanti sulla consolle centrale e sul volante sono di tipo fisico e in alluminio: restituiscono una percezione di qualità maggiore e si trovano facilmente senza distrarsi.
![]()
FINITURE DI GRAN PREGIO
Grande attenzione è stata poi data alle finiture: molti degli elementi che di norma sono in plastica, sull'Audi Concept C sono in alluminio, come le maniglie per l’apertura delle portiere e i comandi dei finestrini, mentre i pannelli porta sono interamente rivestiti in tessuto. Lo stesso materiale viene utilizzato anche per i sedili, mentre la plancia e il volante utilizzano un rivestimento morbido in simil pelle. Degni di nota anche i loghi Audi sulla carrozzeria e sul volante realizzati in alluminio spazzolato. Naturalmente trattandosi di una concept car non sappiamo che cosa effettivamente arriverà sulle future vetture di serie, ma possiamo aspettarci interni più curati, una migliore integrazione dei display e, proprio come su questa concept car, il ritorno dei tasti fisici per controllare tutte le funzioni più importanti senza “perdersi” nei menù dell’infotainment.
stesso centro style della jaguar ?
Se per sbaglio al posto della batteria ci mettono dentro il 5 cilindri ne vendono da far schifo
tanto per continuare a far danni vedo![]()
Sembra uno di quei render farlocchi fatti dai lettori, che i giornali online pubblicano in attesa della versione definitiva.
Ma sicuramente io non capisco un cazzo.
I prototipi o sono favolosi o fanno cagare. Questo non è favoloso.
Inviato dal mio MAR-LX1A utilizzando Tapatalk
Nessun designer, al momento, ha un'idea su come risolvere il muso delle auto elettriche: la calandra non serve più, i fari possono essere molto più piccoli di un tempo, rimane un sacco di spazio vuoto che, come in questo caso, non viene sfruttato. Secondo me arriverà qualcuno che prima o poi azzeccherà uno standard gradevole e piano piano gli andranno tutti dietro, per adesso vedo solo tentativi abbastanza pigri.
Questo è il solito concept Audi in stile TT che riutilizzano da trent'anni con qualche linea tesa in più. Apprezzo comunque che l'abitacolo riproponga pulsanti e display contenuti, i monitor touch tipo Enterprise hanno rotto.
ChatGPT in 40 secondi riesce a fare di meglio, per un prototipo.
Inviato dal mio MAR-LX1A utilizzando Tapatalk
Sì, beh, oddio...
immagino che la forma del muso sia più o meno vincolata dai vincoli di legge sulla sicurezza per cui a meno di un colpo di genio vedo difficile che cambi radicalmente.
Se il commento è sulla parte prettamente estetica, sì immagino che appena qualcuno disegnerà una calandra diversa, tutti lo seguiranno.
Io pensavo però più alla riduzione dell'ingombro del motore che potrebbe lasciare spazio ad un vano bagagli anche nel muso oppure ad una torretta laser per carbonizzare chi si piazza in terza corsia a 90km/h in autostrada.
Tutte ipotesi auspicabilissime![]()
https://www.repubblica.it/motori/202...rid-424834449/
E le altre proposte?
“La seconda priorità è rilanciare il segmento A, quello delle citycar, che in Europa è scomparso dal 2019. All’epoca c’erano 49 modelli sotto i 15.000 euro. Oggi ce n’è uno. Come fanno le persone a comprare un’auto? Circa il 30% del mercato europeo non può più permettersi un’auto nuova. Bisogna far rinascere questo segmento. I clienti lo chiedono. Come? Bisogna avere la possibilità di tornare a un livello di omologazione paragonabile a quello del 2018. Non è che allora presentavamo auto pericolose. Non avevano il “keep line assistant” o altri Adas ma non ersano pericolose. Parliamo di macchine da città, alle quali si può anche limitare la velocità a 110 km/h, di key car che fanno in Giappone o del “carro popolare” che si fa in Brasile. Loro l’hanno fatto perché noi no? E Stellantis potrebbe riproporre auto tipo 2CV o A112. Non è che se la Pandina non ha tutti gli Adas della Mercedes Classe S non è sicura. Solo che così si può ridurre il prezzo delle auto di segmento A e favorire concretamente la riduzione delle emissioni”.
https://www.qualenergia.it/articoli/...ome-era-prima/
Inoltre, “proporremo all’industria di collaborare a un’iniziativa su auto di piccole dimensioni a prezzi contenuti”, perché “sono del parere che l’Europa dovrebbe avere la sua e-car” ecologica, economica, costruita nel Vecchio Continente. “Non possiamo lasciare il mercato in mano alla Cina e agli altri concorrenti. Non ci sono dubbi: il futuro è elettrico e l’Europa ne farà parte”.
Poi ci si chiede come si è arrivati qua, hai i CEO d'accordo con la politica e da 2 idioti non fai un furbo...
Sono completamente sconnessi dal pianeta terra, gente completamente avulsa al concetto di vendita pura.
Ragionano sulle migliaia perdendo di vista la singola vendita, si sono messi in testa che potevano arrivare tranquillamente al 50% della produzione elettrica sul totale venduto e sono arrivati solo al 15% grazie soprattutto alle flotte aziendali.
Nel frattempo hanno investito miliardi con un ritorno schifoso, devono abbassare il prezzo delle elettriche per venderle e devono ricaricare le perdite sulle termiche. Quindi per guadagnare sul 15% vanno in perdita sul restante 80%.
Nel frattempo i cinesi ti vendono le elettriche e le termiche (ok le ibride, che però sono motori termici + batteria) a prezzi cinesi con prezzi europei guadagnandoci vergognosamente.
Senza contare che la produzione elettrica è basata sull'economia cinese.
Adesso la soluzione è la Panda elettrica.
In realtà il sistema automotive cinese è fondamentalmente in perdita e può permettersi politiche così aggressive solo grazie agli aiuti statali...
Chiunque conosca un minimo i costi per produrre in cina, di trasporto ecc (a cui si aggiungono anche i dazi abbastanza pesanti) non può pensare che i prezzi cinesi siano veramente sostenibili, si sono beccati anche un aumento dei dazi del 30% senza che questo abbia avuto un impatto sui listini...
Fra l'altro hanno pompato per anni il settore, ora il mercato cinese è crollato più che in europa ma devono tenere in piedi un sistema che hanno alimentato in questi anni anche perchè l'alternativa è una bolla simile a quella edilizia. (poi qui c'è dietro anche una strategia di conquistare il mercato, vendi anni in perdita, ma una volta che hai preso il mercato recuperi).
Non è che vendono a prezzi europei, vendono a molto meno, una BYD Dolphin ti costa poco più di una Dacia Spring (fra l'altro pure questa fatta in cina ma non riceve sovvenzioni), solo che la Dolphin Surf al confronto è un'astronave come dotazione e autonomia.
Con 47k euro ti prendi la BYD Seal U full optional, la VW Tayron ibrida (analoga come dimensioni e tipologia) per quei soldi non ti prendi neppure il modello base... ed è una inutile mild Hybrid, l'altra è una plugin con cui ti fai 80-100km anche in full elettrico.
Ultima modifica di Enriko!!; 11-09-25 alle 14:11
E infatti qua in UE non hanno capito un cazzo della mentalità cinese.
Erano convinti di vendere prodotti UE in Cina e non si rendevano conto che eravamo noi i clienti cinesi perchè alla fine guadagna chi produce a minori costi. E un mercato pompato dello Stato vince sempre contro un mercato senza aiuti statali. In quei casi lì andrebbe isolato ma noi ci siamo ficcati dentro a piedi pari in tutti i settori, non solo l'automotive.
Alla fine il sistema cinese sta ragionando come in una classica guerra di conquista: non importa quanto spendi in armamenti se questi ti consentono di accaparrarti territori (e soprattutto risorse) dei nemici, l'importante è conquistarli.
La soluzione è solo dazi all'importazione altrimenti ti sbranano e ti cacano nel giro di qualche anno, però significa fottersi tutto il resto.