Ineos Grenadier: è lei la vera erede della Defender?


Dietro alla Grenadier, una fuoristrada dura e pura, ma non spartana, c’è la multinazionale della chimica Ineos. I motori sono BMW e arriverà a fine 2021.





CI SIAMO GIÀ VISTI? - L’offerta delle fuoristrada specialistiche si sta riducendo e, a dispetto delle capacità in offroad vantate dalla nuova Land Rover Defender, qualcuno “rimpiange” un’auto più semplice, con telaio a longheroni e assali rigidi. La Ineos Grenadier è pensata per loro: è sviluppata dalla Ineos, colosso della chimica con 22.000 dipendenti e un giro di affari nel 2019 di 60 miliardi di euro, e prende il nome dal pub di Londra dove l’idea è maturata nel 2017. Già al primo sguardo è evidente come l’auto si ispiri alla precedente Defender: lo testimoniano le superfici piatte, i passaruota orizzontali e le luci tonde.
MOTORI BMW - A detta di chi l’ha sviluppata, però, la Ineos Grenadier offre un abitacolo spazioso (la scarsa ariosità era proprio uno dei difetti del primo Defender), moderno e comodo, con la lunghezza della versione a cinque porte arriva attorno ai 480 cm. Per il suo sviluppo, la Ineos si è rivolta ad aziende di provata esperienza: Magna Steyer (la stessa che costruisce la Mercedes Classe G, la BMW Z4, la Toyota Supra, la Jaguar I-Pace e altre), Carraro per gli assali e ZF per il cambio. Quest’ultimo è il collaudato 8 marce automatico usato da molte altre case, come Land Rover, Audi e BMW. Proprio quest’ultima fornisce i motori: 3.0 a sei cilindri in linea, sia a benzina sia a gasolio. Escluse le varianti ibride (di qualunque tipo), mentre la Ineos non fa mistero di lavorare a una versione interamente elettrica, per la quale però i tempi non sono ancora maturi: si parla di almeno 5-10 anni prima del suo arrivo. Confermata anche una variante pick-up a quattro porte, mentre è stato escluso il cambio manuale, dato che, secondo la Ineos, è meno affidabile e non è richiesto da chi usa mezzi di questo genere per lavoro. La trazione è solo di tipo integrale permanente, con differenziali bloccabili.



ARRIVA A FINE 2021 - Il design della Ineos Grenadier è praticamente definitivo, tranne alcuni dettagli (come i terminali di scarico); nell’illustrare il progetto, il responsabile del design, Toby Ecuyer, ha spiegato come questo nasca per essere un fuoristrada autentico, dove la forma segue la funzione e che non vuole essere aggressivo come certi suv moderni. E se vi state chiedendo perché la Grenadier abbia uno “scudetto” sul frontale, sappiate che è un “omaggio” ad alcuni veicoli dell’esercito britannico, che lo avevano nella griglia. Secondo i piani, l’auto inizierà a essere prodotta verso la fine del 2021: telaio e carrozzeria (tutto in acciaio, tranne porte, parafanghi e cofano in alluminio) verranno preassemblati in Portogallo: a Estarreja, dove c’è uno stabilimento della Gestamp, che costruisce proprio il telaio. In seguito, la Grenadier verrà completata in una nuova fabbrica in Galles.
INIZIANO I TEST - A spiegare perché il design della Ineos Grenadier sia stato svelato con quasi due anni di anticipo sull’arrivo nelle concessionarie ci ha pensato il ceo di Ineos Automotive, Dirk Heilmann: “La maggior parte dei costruttori si tratterrebbe dal rivelarlo, ma noi siamo una nuova realtà. E mostrare ora il design ci permette di concentrarci sulla prossima fase, vale a dire collaudarne le capacità e la resistenza”. L’obiettivo è far percorrere ai prototipi 1,8 milioni di chilometri nell’arco del prossimo anno, in ogni condizione e senza camuffature che possano falsarne i risultati.



PERSONALIZZABILE - La Ineos è già in contatto con decine di appassionati di fuoristrada, che collaborano attivamente sottoponendo osservazioni e suggerimenti. La casa sa bene, infatti, che questo è un mezzo che ben si presta alle modifiche, che anzi sono incoraggiate: sulle porte sono già presenti delle guide per fissare gli oggetti più svariati e sono già previsti dei cavi elettrici “extra” per alimentare fari, verricelli e quant’altro. Molti i dettagli ancora da svelare, come il design degli interni, le modalità di vendita (che sarà “il più diretta possibile”, dicono alla Ineos) e di assistenza. Su quest’ultimo punto la casa assicura che, visto il tipo di veicolo, assicurare l'approvvigionamento dei pezzi di ricambio sarà una priorità. Ancora da chiarire infine il tipo di tecnologia che la Grenadier potrà offrire per la sicurezza, ma è già stato chiarito che “ci sarà solo il minimo degli aiuti alla guida previsti dalla legge, come la retrocamera per gli Usa”.







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In questi tempi di suv e auto connesse qualcuno che investe in fuoristeada duri e puri è da ammmirare!