se d'alema & coop se ne vanno potrei anche considerare di votare renzie
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se d'alema & coop se ne vanno potrei anche considerare di votare renzie
Un partito con D'Alema leader sarebbe invotabile anche dal più rincoglionito dei vecchi
geronzi mi dà l'idea del potere personificato, d'alema dell'inciucio personificato.
le riforme fanno incazzare certe categorie a prescindere :fag:
non ho capito: sostenete che grillo, berlusca e salvini pagano d'alema perché crei un nuovo partito?
è così? spiegatemi :boh2:
nono, noi speriamo che d'alema si separi dal pd e vada a finire tra gli zerovirgola, a la ingroia, per intenderci :asd:
http://www.repubblica.it/politica/20...1463/?ref=fbpr
Il tesseramento di Sinistra Italiana s'impenna: iscrizioni quintuplicate in 15 giorni. E la commissione interna indaga
Manco hanno iniziato e son già lì picchiarsi :rotfl:Citazione:
Sul piano politico, la competizione interna è fra un’ala più intenzionata a lavorare con il centrosinistra (il candidato alla segreteria è Arturo Scotto, capogruppo a Montecitorio) e un’altra che punta ad una netta alternatività, con candidato Nicola Fratoianni, già coordinatore di Sel e appoggiato da Nichi Vendola. Ma Scotto sul
Manifesto di oggi chiede una “tregua”, visto il livello dello scontro interno, assai aspro: "Cambiamo la ragione sociale del congresso, facciamone una tappa politica, non la nostra blindatura organizzativa". Per questo "sto chiedendo di fermare la conta".
Ci sono molte questioni, ma quella degli ambiti territoriali è assurda.
In pratica con l'introduzione di questo strumento la vita degli insegnanti è potenzialmente soggetta a più trasferimenti di quella di un militare (e già per i militari non sono rose e fiori), con la differenza che
a) sono equiparabili a trasferimenti d'autorità ma senza che venga pagata una indennità (che invece per i militari è prevista)
b) potenzialmente i trasferimenti sono ogni 3 anni, più frequenti di quelli cui siamo sottoposti noi, anche di quelli degli ufficiali di carriera
In sostanza funziona così, ogni provincia è suddivisa in ambiti territoriali e, mentre per i vecchi immessi in ruolo non cambia nulla (sono di ruolo in una scuola e non si muovono se non vogliono), i neoimmessi saranno di ruolo non in una scuola ma un ambito (o più di un ambito, per i più coraggiosi). E potranno essere trasferiti ogni 3 anni ovunque all'interno dello stesso ambito.
Il concetto è idiota perchè gli ambiti sono vasti e perchè si basa su una nozione totalmente indipendente dalla reale posizione geografica occupata dall'insegnante all'interno dell'ambito.
Altro sarebbe stato dire "devi poter finire in una qualunque scuola a 20 km da dove hai la residenza". Così vabbè, mi sta pure bene. Ma non è così. E': "devi poter finire in una qualunque scuola all'interno del territorio che dei tizi della Regione -che palesemente non conoscono la geografia e la viabilità locale- hanno disegnato a tavolino.
Ora, per chi vive al centro dell'ambito, bene o male, il concetto non cambia molto, e non avrà mai grossi problemi; potrà sempre essere soggetto a spostamenti, ma contenuti. Contenuti neanche tanto a onor del vero, ma sorvoliamo.
Ma io, ad es, risiedo proprio sul bordo di un ambito e, ironia della sorte, proprio al crocevia dei 4 ambiti in cui è divisa la Provincia di Vicenza.
Dove mi metto, sbaglio, perché rischio di finire fino a 60 km di distanza e stiamo parlando di 60 km di pianura padana, con nebbia e ghiaccio d'inverno. E questo se mi mandano a sud, perchè se invece scelgo il nord :stark: posso finire a "solo" 50 km di distanza... di cui 15 di montagna -sto parlando di Asiago. E se li facesse Renzi i tornanti da Piovene ad Asiago, d'inverno, con neve o ghiaccio.
Il problema è risolubile solo in parte unicamente trasferendosi, per cui per es. io dovrei trasferirmi (se fossi insegnante e grazie a dio non lo sono) a Arzignano, Schio, Bassano o in un posto random tra Vicenza e Noventa Vicentina, nella bassa (perchè il 4o ambito di Vicenza non è manco per Vicenza, ma per Vicenza e TUTTO IL BASSO VICENTINO :azz: con colli e quant'altro in mezzo, ASSURDO).
Ora se uno ha una casa di proprietà sta cosa di doversi trasferire AUT dover fare 60(+60) km al giorno, è un po' difficile, e un po' scoccia, NO?
O si corre il rischio di fare tutti quei km oppure, per ridurre il danno, ci si deve trasferire per andare a vivere più o meno a metà strada tra quelle che potrebbero essere le future sedi, perchè non sai mai quale sarà quella definitiva, mai, manco a 65 anni, quindi uno che ha la possibilità di trasferirsi magari lo fa... potendo finire comunque in un raggio di 25-30 km da casa propria, se si è al nord km di ghiaccio e nebbia d'inverno, da percorrere a proprie spese e tutto.... per il misero stipendio da insegnante?
Io sono sempre stato in prima linea nel dire che ci voleva un minimo di mobilità nel comparto, ma questo è assurdo.
Non consente di pianificare la propria vita, mai, ed è un trattamento che avrebbe senso se si trattasse di un lavoro ben pagato e prestigioso ma... per fare l'insegnante?!
Intendiamoci, io ho descritto gli scenari peggiori: ma sono scenari compatibili con la norma, io se fossi insegnante non partirei mai dal presupposto che "e vabbuò tiremm innanz andrà tuttobbene", col cavolo. Sarei seriamente preoccupato ad ogni scadenza dei 3 anni, magari mi andrebbe sempre bene, ma e se invece?
Senza contare che chi vuole fare il furbo può continuare a farlo. Vedi il tizio di Potenza.
Per chi se lo fosse perso
http://m.flcgil.it/rassegna-stampa/n...n-po-furbo.flc
L'articolo è del corriere. Il link è il primo che ho trovato
Inviato dal mio ASUS_Z00AD utilizzando Tapatalk
capito :snob:
che ha fatto il tizio di potenza?
Il problema é alla base, e cioè all'eccesso di precariato nella scuola.
Le storture vere sulla continuità scolastica nascono da lì.
Secondo gli ultimi dati della Corte dei conti, nel settore pubblico ci sono circa 200000 precari; ben 150000 sono nella scuola.
Non credo ci sia molto da aggiungere.
Quest'anno insegno in un Liceo artistico nel ricco Trentino. Nell'intero Istituto operano 6 insegnanti di Italiano: 4 sono precari.
In sostanza, i due terzi dei ragazzi dell'Istituto cambiano insegnante d'italiano ogni anno. Ti lascio immaginare i risultati.
Avoglia a parlare di furbetti.