è una domanda alla quale non troverai mai una risposta indipendente dalle convinzioni personali di chi risponde però ti do alcuni fatti:
- gli ultimi progetti europei hanno comportato una crescita dei costi e dei tempi 2-3x rispetto alle stime (in paesi finnici, non latini: olkiluoto 3 è iniziata nel 2005 doveva finire nel 2009, "forse" entrerà in funzione a fine 2018 con costi da 3 a 5,8 mld €; idem per flamanville 3, con quasi gli stessi tempi e costi da 5 a 10,5 mld €), e l'emergere di migliaia (letteralmente) di problemi sulle saldature e simili componenti;
- le due principali società occidentali di costruzione di impianti nucleari sono una fallita (westinghouse, usa) l'altra nazionalizzata per evitarne il fallimento (areva, fra, acquisita dall'azienda statale edf che adesso ha un buco da 40 mld)
- in tutta la UE negli ultimi 30 anni, oltre ai due disastri citati prima, c'è un solo altro impianto in costruzione: è hinkley point in inghilterra, che dovrebbe entrare in funzione nel 2025 e costare 18 mld € (per 3200 MW), e per riuscire a partire coi lavori si sono messi insieme fra, usa e cina: avrà per 25 anni una tariffa garantita di 110 €/MWh, quando il prezzo medio in tutti i paesi UE è tra i 40 e i 60 e in mezzo mondo ormai (GER e FRA comprese) eolico e fotovoltaico vincono aste al ribasso sotto i 60, perfino in ITA (dove c'è meno vento, in quanto manca l'oceano) le ultime aste eoliche erano scese sotto i 100.
adesso puoi rispondere da te alla domanda
(viceversa se esci dalla ue e ti rechi in un certo paesucolo dagli occhi a mandorla dove nelle città certi giorni devono fermare gli aerei a causa della nuvola di polveri da carbone, il nucleare può anche essere un buon investimento; ma anche loro sono già il primo installatore mondiale di FV, e nel 2018 saranno anche il primo consumatore mondiale di metano).