
Originariamente Scritto da
Necrotemus
Il crollo in borsa non e' dovuto tanto alle parole di governo, quanto a come il mercato ipotizza la perdita di utili e il rimborso dei danni. Nonostante i deliri di DiMaio (roba veramente da medioevo o da imam saudita) il mercato non punisce per le colpe ma per mancati guadagni.
Tutti danno per scontato che Autostrade sia chiamata in tribunale, quello che ancora non e' certo sara' quanto e quando dovra' pagare, una volta conosciute le basi dell'accusa.
La procura per non perderci la faccia dovra' creare un team di consulenti tecnici con i controcoglioni, che partendo dallo stato dell'arte degli anni 60, deve dimostrare con l'avanzamento della tecnologia e della ricerca, quali sarebbero dovute essere le corrette procedure per mantenere una diligente manutenzione. Basarsi solo sulle carte di Autostrade e vedere se hanno fatto bene il loro lavoro, anzi, hanno dimostrato di aver fatto bene il loro lavoro, sara' solo un vantaggio per la societa', specialmente se qualcuno si leva dai dintorni prima dell'inizio delle indagini.
Al pari di ArcelorMittal con l'Ilva (anche se il caso e' diverso), nel peggiore delle ipotesi Autostrade si porta a casa una bella parcella dovuta alle penali, senza contare che appena le cose andranno a male, cominceranno a dismettere e a scatolare in modo diverso per ridurre i danni e mantenere il piu' possible il controllo su un possibile rientro. Di sicuro in quel caso chi panica senza troppe informazioni vendera' a poco valore (il valore reale alla fine lo vedi al momento della vendita), a vantaggio di chi comprera' per avere una parte della dismissione. Non mi stupirei che qualcuno al fondo Elliot stia cominciando ad aprire scenari.
Questo a livello politico significa che ci saranno dismissioni, licenziamenti e tutto una reazione a catena dell'indotto, comprensivo dei lavori attualmente in corso che andranno riassegnati. Costi sociali e costi propri, anche nell'ipotesi di una gestione coordinata con le Ferrovie. Un'occasione ghiotta, cinicamente parlando.
Tutto il resto non e' altro che un processo sulle intenzioni, dato che su 50 anni di ponte, diversi attori sono passati e hanno detto la loro.
Mi stupisco comunque che avendo un politecnico in citta', non ci sia stata nessuna tesi o progetto relativa a un ponte cosi' atipico, che avesse potuto portare dati concreti nelle decisioni politiche.