27, superiori, nord, ma attualmente settore cinematografico (multiplex) da un annetto. Non entro troppo nel dettaglio che è fondamentalmente un lavoro decente, anche se di roba per cui mettersi le mani nei capelli (dal punto di vista contrattuale e di come viene gestito il lavoro) ce n'è una marea.
Però sì, ho avuto un paio di esperienze nella GDO, una appunto al Bennet e un'altra come commesso in una catena di abbigliamento. Bennet peggio del peggio, ho sempre avuto una discreta tolleranza (+- sei mesi) ai lavori di merda, ma lì son durato tre settimane.
Assunto in prova come allievo responsabile (e già qui

), tradotto: coglione che rimbalza a destra e a manca impilando roba sugli scaffali, con l'enorme privilegio di avere l'orario pieno, perché tre quarti del lavoro è affidato a studentesse che opportunamente hanno il part time e fanno 4 ore al mattino per poi levarsi (beate loro) dal cazzo alla velocità del suono, mentre nel resto della giornata l'organico è ridotto all'osso.
Ed essendo in prova, avevo la domenica libera fissa (per non pagarmi la maggiorazione) + un giorno di riposo in settimana. Dovendo spalmare 36 ore su 5 giorni, non hanno ovviamente pensato a qualcosa di semplice e logico (turni da 7 ore + uno da 8, o tre da 8 e due da 6 ore), ma in settimana mi facevo quattro giorni a 6 ore al giorno... e al sabato fisso lo spezzato da 12 ore totali

praticamente partivo da casa a 5.10 circa per arrivare poco prima delle 6, tiravo mezzogiorno e un quarto, tempo che uscivo e tutto era mezzogiorno e mezzo, sto posto del cazzo era lontano da tutto quindi mi infilavo in un parcheggio ombreggiato (era estate), mangiavo i miei cazzo di tramezzini portati da casa in macchina, tiravo indietro il sedile e stavo steso un'oretta contemplando il suicidio, poi tornavo lì. Tempo di finire le altre sei ore, tornare alla macchina e partire ed erano le 20 passate, rincasavo praticamente alle 21, giusto in tempo per cenare, far andar giù il cibo una mezzoretta e poi crollare a dormire.
Tutto questo sempre con l'aggiunta dei 20+ minuti regalati quotidianamente all'azienda che al sabato diventavano 45-50

praticamente la domenica la passavo in coma a ripigliarmi e ovviamente SIA MAI che il giorno libero fosse lunedì, in modo da averne due consecutivi, quello manco per sbaglio proprio.
Rigorosamente in camicia + cravatta + grembiule da kapò, temperatura percepita +600 gradi Celsius, filiale sperduta in culo al cristo e perennemente deserta, a 40 minuti da casa quando a colloquio il tizio mi aveva detto esplicitamente che OVVIAMENTE mi avrebbero inserito nella filiale del paese in cui abito, che è a 4 minuti da casa mia

e con L'ENORME OPPORTUNITA', dopo il rinnovo, di essere spedito in una filiale di nuova apertura ancora più distante - trasferimento a cui non ti puoi opporre perché il contratto ti viene fatto solo accettando la clausola per cui puoi essere trasferito ovunque senza preavviso

l'altro fantastico benefit del rinnovo sarebbe stato quello di lavorare anche di domenica, percependo la stratosferica maggiorazione prevista per legge (un cazzo e mezzo, euro più euro meno), e avere magnifici turni con orari spezzati un giorno sì e l'altro pure, come li aveva il mio responsabile.
La ciliegina sulla torta: prime due settimane fatte affiancato ad una delle ragazze, durante le quali la D I R E T T R I C E dall'aura di fantozziana tirannia e creativamente soprannominata "Hitler" dagli altri prigionieri era ancora a casa post gravidanza. Terza settimana parto da solo in concomitanza col rientro della D I R E T T R I C E, che per ribadire la propria autorità di donna forte e capace, appena rientrata, fa un ordine per un macello di roba al 99% inutile e che già era presente abbondantemente in magazzino (era una filiale che lavorava gran poco e che ora spero sia stata incendiata fino alle fondamenta).
Risultato: dopo la domenica a casa rientro il lunedì bello carico per partire da solo e mi ritrovo bancali alti due metri in ogni corsia di roba da sbancalare e caricare sugli scaffali. Opportunamente, la roba che negli scaffali manca è poca e tutta sul fondo del bancale, mentre sopra è stata messa la merda inutile che negli scaffali era già presente dal giorno prima, quella che la D I R E T T R I C E ha comprato a quintali senza rendersi conto che non vendeva - e dei bancali si occupava il responsabile, probabilmente così confuso da un ordine così insensato da essersi colpito da solo mentre li preparava. Praticamente mi trovo a smontare quintali di roba per arrivare alla poca che serve effettivamente, perdendo un mucchio di tempo e dovendomi far aiutare dalle ragazze di altre corsie che all'atto pratico potevano fare poco o nulla perché non riuscivano ad arrivare alla roba in cima al bancale e dovevano comunque aspettare che io la tirassi giù.
Giorno successivo, identico spiccicato. Sconfortato, alla sera, esco con un amico a sfondarmi di alcol e spezia, rincaso quasi alle tre di notte, sveglia alle quattro e mezza con fortissimi postumi da alcol, nausea, sensazione di morte imminente eccetera. Barcollo in cucina, impiego 20 minuti per fare il caffè, ci rinuncio e torno a dormire spegnendo il telefono. Mi sveglio alle 14, chiamo al lavoro avvisando che "sono stato male", vado dal medico per farmi dare il giorno di malattia (HONESTA') e passo la giornata in coma.
Giorno successivo, vado tranquillamente al lavoro, ancora non del tutto ripigliatomi dalla nottata di baldoria, metto piede in direzione ,saluto il responsabile, che mi risponde "ma le pare il caso??". Gli dico che nei giorni precedenti l'ho sempre salutato al mattino e non mi aveva fatto storie. Mi spiega che si riferiva al fatto di non presentarmi al lavoro il giorno prima senza avvisare. Gli dico che son stato male al mattino e ho avvisato dopo essere andato dal medico, mi dice che poi ne parlerò con la direttrice. Per rendergli palese il terrore che sento nelle vene, vado in corsia a caricare gli scaffali con la stessa velocità di un restauratore che mette mano alla Cappella Sistina, praticamente a 10 frame al secondo.
Alle 7 e rotte arriva la direttrice, mi dice che scaduto il periodo di prova non avrò il rinnovo e le chiedo se è proprio necessario finire il periodo di prova (altre 5 settimane

), le scrivo delle dimissioni al volo e mi levo dal cazzo, sulla via del ritorno mi infilo in un parcheggio ombreggiato e dormo in macchina fino a mezzodì visto che non riuscivo praticamente a stare sveglio mentre guidavo. E questa è la maxistoria di come ho contemplato seriamente di darmi alla piromania.
Fun facto aggiuntivo: questo posto aveva una spettacolarissima usanza tra i dipendenti, una versione moderna dei ludi gladiatori. Praticamente, il numero di scale pieghevoli necessarie a caricare in cima agli scaffali era letteralmente contato, ce n'era una per dipendente, mentre il numero di transpallet con cui portare in giro i bancali era inferiore. Dopo la processione mattutina per la timbratura (rigorosamente alle 06:01 per regalare i 14 minuti all'azienda), scattava la corsa forsennata per aggiudicarsi i transpallet in modo da non essere uno dei coglioni che rimaneva senza e non poter, di conseguenza, spostare i bancali in corsia per poter fare il proprio mestiere
EDIT: parlo apertamente del Bennet perché c'hanno da morire male, ma proprio male, è giusto che la gente sappia che ambienti di merda fumante siano quelli come questo. Roba da organizzare una vacanza aziendale per tutti i direttori, ispettori e capetti vari e poi spedirli in Sudan a farsi inculare con la sabbia dai cammellai per il resto delle loro misere vite.
EDIT 2: tra l'altro, lo stipendio ammontava all'incredibile somma di 1100-1150 euro circa, roba che è più dignitoso scippare le vecchie fuori dalle Poste per mantenersi. E le ragazze a part time (24 ore), per capirci, ne prendevano 700. Roba che è più dignitoso e conveniente lavorare part time E scippare le vecchie fuori dalle Poste.
E prima di trovare lavori da sogno come questo ho dovuto fare 800 colloqui fuffa per lavori fuffa con annuncio tipo "cercasi magazziniere", per poi arrivar lì e scoprire che era per lavorare porta a porta o in call center. E per un periodo, ho pure fatto il porta a porta, perché proprio non avevo trovato un cazzo

un mondo tutto a sé di disagio ma di cui perlomeno conservo ricordi spassosi, tipo la tizia matta che cercava di chiamare il marito al cellulare usando proprio il cellulare del marito per fare la chiamata
E poi vogliamo parlare delle ferie quando lavoravo da commesso? Da ultimo arrivato non me n'è mai fottuto un cazzo ma è epocale guardare cinque persone che si scannano facendo a gara a chi lecca il culo di più ai responsabili per accaparrarsi le settimane che gli servono, perché poi chiaramente le ferie vengono fatte nel periodo estivo (tendenzialmente, il più costoso dell'anno, tipo verso Agosto), ma il piano ferie non viene approvato se non poche settimane prima, costringendo pure i dipendenti ad aspettare e prenotare tardi, pagando di più

un uroboro di inculate una dietro l'altra
EDIT: qui invece ovviamente tutti si faceva cassa, e nessuno percepiva l'indennità di cassa nello stipendio

in una filiale dove sono andato saltuariamente per coprirli, uno dei dipendenti (vice responsabile) se n'era andato, la responsabile era stata promossa capo area o come si chiamano i succhiacazzi che girano per i negozi a rugare la minchia ai dipendenti, e in sostanza sono stati un paio di mesi in carenza di personale, con la neo-eletta nuova responsabile che l'ultima volta in cui sono andato non faceva giorno di riposo da 20 giorni e lavorava, da sempre questo, timbrando alle 21.30 la chiusura, per poi fermarsi AGGRATISE altri 30 minuti a pulire il negozio e fare la chiusura fiscale. Quando poi ha preteso che lo facessi io, oltre a dirle diplomaticamente di fottersi col proprio pugno su per il culo, ha anche avuto il coraggio di dirmi che lei era CONTENTA di non fare riposo da 20 giorni e fare quasi sempre chiusura regalando quotidianamente 30 minuti all'azienda

E questa era usanza di tutti i punti vendita di questa azienda (quindi anche qui, a turno, i dipendenti regalavano mezzore ad cazzum), tranne del punto vendita in cui lavoravo solitamente e solo perché una delle mie colleghe (moldava studentessa di legge che in un'altra vita probabilmente era una valchiria) aveva fatto pressione per chiudere negozio alle 21 in modo da staccare effettivamente alle 21.30, ovviamente tirandosi addosso le ire di tutto il network di Borg vari (responsabili, capi area e leccapalle di ogni punto vendita).
EDIT 2: l'apice in questo posto lo si è raggiunto quando hanno assunto (eletto? creato? SINTETIZZATO?) il nuovo capo area, a cui è stata affiancata la responsabile del punto vendita di cui sopra, quello che poi è rimasto scoperto (perché OVVIAMENTE, tolgono un dipendente da un punto vendita, ma mica ne assumono un altro

). Questo era tipo il T1000 dei capi area, visto che il precedente modello si era rivelato stranamente diplomatico nella sua relazione coi sudditi, questo nuovo individuo era stato scelto per essere il prototipo perfetto dell'imbecillone galattico tronfio, arrogantissimo e minaccioso (già il fatto che avessero scelto, di nuovo, un uomo in un lavoro che era prevalentemente femminile, affiancandogli la schiavetta, la diceva lunga). A quasi tutte le colleghe incuteva timore reverenziale per motivi che non ho mai compreso, probabilmente per una vaga somiglianza con Jason Statham, tipo una versione sfigata dello stesso e con meno capelli. Girava assieme alla ex responsabile del punto vendita di cui sopra, che lo seguiva come se fosse una specie di diva, pareva di vedere la Ferragni e Fedez in giro insieme. Il 99% del loro lavoro consisteva nel palesarsi senza preavviso e dare utilissimi consigli tipo CAMBIARE IL COLORE DELLA MERCE ESPOSTA, chiaramente su base interamente arbitraria, non c'era un motivo preciso e fa niente se la mattinata stessa la ditta avesse mandato una mail con indicazioni esattamente opposte alle loro. Oppure guardare LE STATISTICHE compilate ogni giorno, statistiche utilissime sulle presenze totali, numero di articoli venduti, numero di pezzi venduti per transazione, percentuale di vendita sul numero di presenze totali eccetera. Guardarle e poi guardare la responsabile con aria contrariata facendole pesare che non vanno bene, son troppo scarse, non si vende abbastanza. Statistiche su cui il dipendente ha pressoché zero potere nella realtà dei fatti perché il reale potere di vendita del commesso in negozi del genere è molto limitato, d'altronde chi vuole spendere 10 euro per una maglietta difficilmente è interessato alla promozione del mese per cui la giacca in pelle viene SOLO 250 euro invece che 300

cosa che tra l'altro, i capi area sanno benissimo, semplicemente il loro mestiere è mettere pressione, se non c'è motivo, lo si crea

e fa niente se il commesso, sulla carta, NON è un venditore, se vuoi tenerti il lavoro devi esserlo
EDIT 3: ah sì, altra perla di questa catena: i bonifici dello stipendio che non sai quando cazzo arrivano e se sono stati fatti, perché tanto i dipendenti mica hanno spese, affitti e utenze da pagare. Gente che ogni mezzora controllava il conto corrente e che a fine giornata ti diceva "mi presti dieci euro? tornando a casa prendo un kebab per me ed il mio ragazzo se no stasera non mangiamo"