Minchia oh, solo io ho fatto la fame da bambino famiglia numerosa, solo mio padre lavorava, periodi anche nerissimi.
Eh se magari
Scusa ma che discorso è?
E' capace che si spaccasse il culo con 5 servizi al giorno 6 giorni alla settimana, può darsi che abbia trovato un affare e ci abbia investito sopra, è altamente probabile che dichiarasse 1/10 di quello che guadagnava, che cazzo ne so si parla di 30 anni fa
Erano altri tempi, ma è di questo che tratta il topic no? Che all'epoca anche con lavori poco qualificati sbarcavi il lunario, oggi fai la fame anche con la laurea.
Il discorso è che non mi sembra plausibile che una donna delle pulizie si potesse comprare una palazzina. Non facendo la donna delle pulizie.
Sbarcare il lunario è una cosa, diventare ricchi un'altra. Altrimenti se pulendo i pavimenti ti compravi una palazzina, facendo non dico l'ingegnere ma anche solo il ragioniere eri il jeff bezos dei tempi.
Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito alla discussione.
Finora ho capito molto bene la situazione del papa' ragioniere.
Mi piacerebbe continuare con un po' di dettagli.
Per esempio: chi andava in vacanza a Rimini e Riccione negli anni 80?
Chi andava a Cortina?
E chi poteva andarci, che lavoro faceva?
E come si accedeva a quel lavoro?
Inoltre:
qual era la differenza tra un impiegato di SIP/ENI/ENEL, un impiegato statale e un impiegato di un'altra azienda privata?
Non è raro in realtà. Conosco bidelli e altri lavoratori umili proprietari di diversi beni che difficilmente un loro omologo moderno potrebbe acquistare. Tra cui rientrano anche case a due / tre livelli o palazzine.
Però andrebbe anche detto che i fattori coinvolti sono molteplici e fare un raffronto, credo sia impossibile.
Ad esempio il prezzo degli immobili, il quale è legato alla posizione oltre che al valore intrinseco. Pensate allo sviluppo delle città, che ha reso pregiate aree che negli anni 80 valevano ben poco.
Il costo di costruzione. Atteso che una casa moderna ha dei requisiti di realizzazione ben superiore ad una degli anni 80, immagino che i costi oggi siano ben superiori.
E in ultimo c'è la propensione al risparmio, che si lega al discorso già fatto da altri nel topic.
Questa gente accantonava tutto, tendeva a non spendere. Non facevano vacanze, la pizza se la impastavano a casa e l'auto la tenevano per anni o ferma per non consumare benzina. Non andavano a feste ed i matrimoni non erano sfilate dove mostrare l'ultimo abito comprato a rate.
Ecco come poi riuscivano ad accumulare ricchezza che spendevano in beni ritenuti all'epoca durevoli.
Questa ovviamente è solo la realtà che è stata descritta a me, visto che all'epoca ero in culla
di certo non c'era la fila per comprare l'iphone come ora.
I regali si facevano solo a Natale, nemmeno al compleanno, (quanti anni ho bramato per avere una console), le famiglie con più di un'auto erano rarità (ora abbiamo oltre 50mln di autoveicoli circolanti) e in molti si faceva la spesa con la calcolatrice.
Oggi diamo per scontate molte cose che a quei tempi erano puro lusso.
Inoltre molte persone che stavano "bene" (es la sciura delle pulizie di cui sopra), andavano in pensione prima dei 40 con il retributivo ( a quei tempi si chiamava così il mega dildo che ci hanno rifilato ) con una tassazione che era la metà di quella attuale, e poi continuava a lavorare in nero.
Grazie al quarzo
La proprietà di un bene non è necessariamente prova di un reddito personale elevato, in ogni caso. Esistono le eredità e gli stipendi / redditi dei coniugi, anche. Per cui non so quanto siano affidabili i singoli casi.
Ad esempio, un mio professore di liceo era originario di Roma, lavorava qua in Veneto. La madre aveva casa a Roma, in zona di pregio. Con l'affitto di quella casa mentre era qua se n'è pagato altre tre, di certo lo stipendio non glielo avrebbe permesso.
Ultima modifica di Necronomicon; 17-06-20 alle 16:15
Mia esperienza: provincia di Novara, io mamma papà e sorella, solo papà lavora, laboratorio chimico della pavesi. Mamma casalinga. Andavamo a sciare più volte all'anno, a Macugnaga, non cortina, 2 volte d'estate a Rimini, giugno ed agosto, 1 macchina (maggiolone arancione del 72). Appartamento di proprietà. Parlo di fine anni 80 inizio 90.
Grazie.
Ad occhio, sembra che:
- accedere alle superiori era possibile per figli di famiglie da stipendi medio-bassi
- il diploma era sufficiente per compare casa e fare figli
- l'accesso all'universita' era piu' limitato
- la laurea non era necessaria per la classe media
mentre oggi:
- il diploma non e' sufficiente per comprare casa e fare figli
- l'universita' e' accessibile anche alla classe proletaria
- la laurea non e' sufficiente per comprare casa e fare figli
Sembrerebbe quasi che l'accesso all'educazione di massa abbia distrutto la classe media: piu' educazione, meno benessere.
Cosa manca? (un bel po', direi?)
come tenore di vita, ricordo che non ci è mai mancato niente, però non si viveva da nababbi; una tv in casa, una pizza fuori ogni tanto, ristorante solo per ricorrenze/cerimonie, cinema credo una volta ogni 2/3 mesi.
Macugnaga ai tempi era una località di tutto rispetto, però
Io gli anni '80 non me li ricordo, essendo nato a fine '86, ma mio padre racconta che con i soldi che aveva messo da parte nei primi anni 4/5 anni da avvocato (studio avviato da zero) avrebbe potuto comprarci un appartamento. Parliamo degli anni '70.