nel sistema attuale le candidature le scelgono i leader, i cittadini votano i partiti secondo la popolarità dei leader (infatti è pieno di gente che dice io voto salvini, o renzi o berlusconi, e si disinteressa di decine/centinaia di figure intermedie che sono poi quelle che faranno la differenza, lasciando il campo alla più vasta mediocrità, quando non proprio ai criminali incalliti; a me piacerebbe che nel pd fosse pieno di gente che vota per calenda o per martina, per dirne una, o nella lega che vota maroni o zaia: invece in molti partiti dietro il leader c'è il vuoto spinto, quando non proprio una congrega di affaristi), perciò la ricompensa te la da il leader di partito, quindi il parlamentare segue il leader più popolare e/o quello che promette ricompense maggiori. da qui si genera il trasformismo.
se si votasse la persona, la ricompensa te la darebbero i cittadini, e ci sarebbe un sistema di selezione che incentiverebbe a votare secondo l'interesse di questi. o almeno secondo l'interesse che questi percepiscono, che già sarebbe meglio delle porcherie attuali. a quel punto il trasformismo diventa semplicemente ininfluente, nel senso che se fai quel per cui ti abbiamo votato non importa che casacca indossi, e se non lo fai, puoi cambiare tutte le casacche che vuoi ma la prossima volta voteremo qualcun altro. e poichè molti voltafaccia li compiono i partiti stessi (a partire dai vari celochiedeleuropeisti e staisereni), a quel punto il trasformismo può diventare pure positivo: ennò, i miei elettori mi hanno mandato qua per fare il contrario, se voto 'sta roba col cavolo che mi rieleggono.