si ma il concetto base e' sempre che dovresti farti un'assicurazione privata che ti copra, e dovresti anche metterci i figli da quando nascono. Se in Italia tutti i dipendenti costano al datore di lavoro il doppio di quel che questi prendono di netto, significa che la tassazione e' al 50%... con cui ci paghi il SSN. E devi COMUNQUE farti un'assicurazione privata, oggi come oggi (quindi aggiungi 200-300 euro al mese), che se hai bisogno di analisi avanzate veloci (TAC, MR, etc) non puoi aspettare 6 mesi che rischi la pelle.
Poi anche quanto dice Manu sugli stipendi e' da tenere in considerazione: in Italia un infermiere quanto prende di stipendio? Circa 1500 euro (col gioco poi delle assunzioni tramite coop, anche meno). In USA, lo stipendio medio annuo di un infermiere e' il doppio al lordo, al netto rimane molto piu' del doppio. Sugli stipendi dei medici neanche apriamo il discorso, che vieni letteralmente inondato di soldi, con una media di 250mila euro l'anno.
Che poi nel sistema sanitario USA ci siano storture, lo dicono anche molti conservatori pro-mercato. Ad esempio il fatto che l'assicurazione e' legata al posto di lavoro, e per indipendenti e disoccupati temporanei questo diventa un problema serio, ed effettivamente ha poco senso: perche' impedire a un privato di farsi la stessa assicurazione sanitaria che ha un dipendente di una grossa azienda?
Io per quel che mi riguarda sono piu' favorevole a un sistema ibrido - il SSN NON dovrebbe gestire la sanita', ma affidare a diverse societa' private i servizi sanitari. Queste poi dovrebbero competere in un mercato libero, in cui l'utente finale (noi) puo' scegliere da chi farsi offrire i servizi. In Israele funziona cosi' (e ti viene chiaramente detratto dallo stipendio un 5-6% per l'assicurazione sanitaria di base). E in questo modo si garantisce la sanita' a tutti. Non e' perfetto da nessuna parte - e infatti, sono in deficit sanitario anche la' - ma mi sembra un compromesso migliore tra i 2 estremi.