Nel mondo del lavoro ci potrebbe essere finalmente un po' di respiro, se si pensa che il denaro investito con il PNRR (sticazzi, limitatamente all'aspetto del mercato del lavoro,se è a debito) dovrebbe creare nuove opportunità. Però è vero che si viene da più di un anno in cui ogni genere di riorganizzazione è stata bloccata e adesso, con ottobre almeno, si dovrebbe tornare alla normalità, con licenziamenti che sono stati in caldo per mesi. Resta il fatto che lì fuori è una guerra. Tra i problemi di specializzazione e quelli più strettamente reddituali, il missmatch della domanda/offerta di lavoro è grande. In ambito professionale poi è anche peggio. Io ho apena cambiato studio, ma ce l'ho fatta in maniera quasi indolore soltanto perché il posto che ho occupato è legato a doppio filo col motivo della mia depressione. Altrimenti è una tragedia se non sei iperskillato, ipercurricolato e non parli almeno 3 lingue oltre all'inglese, di cui un paio asiatiche, preferibilmente; oltre ovviamente ad essere disposto a lavorare molto e senza fiatare.