Non so. Complice un momento di depressione totale e il frangente di passaggio che stiamo vivendo, vorrei dire che mi sto preparando per il peggio, ma la realtà è che anche volendo è difficile prepararsi a cose più grandi di te e che tu, da cittadino, finisci per subire come un'onda di marea.

Sul fronte politico, è abbastanza chiaro che alle prossime elezioni ci sarà un governo spostato su posizioni più polarizzate, non voglio dire di destra perché quello che va di moda oggi come propaganda non ha niente a che vedere con l'essere conservatori, ma diciamo che dopo Draghi se il ticket Capitano-Meloni non va al governo davvero i due dovrebbero affogarsi nelle acque del Tevere.

Per il resto quello che colpisce è appunto la solita divisione; non c'è dialettica improntata ad un obiettivo comune, non c'è lo scontro tra due (o più) visioni di futuro, c'è solo un continuo berciare tra chi pensa ai diritti e chi pensa alla libertà, entrambi però con sempre minor collegamento con la realtà.