Sì, dal punto di vista della realtà media (il che è innegabile).
Appunto che quel che accade nella testa Delle categorie che invece si sentono penalizzate è particolarmente importante.
I giovani sono sempre stati svantaggiati rispetto agli adulti; le novità dirompenti di questo decennio sono che vedono padri e nonni come parassiti e zavorra (invece che come obiettivo da raggiungere e superare, come è sempre stato), e che sono fatti a pezzetti da giovani di altri paesi con più "fame" (ambizioni, non appetito).
Se della seconda si può dire che è l'esito dei continui tagli all'istruzione pubblica, rottura dell'alleanza genitori insegnanti e del degrado progressivo del nepotismo universitario, è la spiegazione della prima che mi sfugge completamente (ok, non sono più giovane da un pezzo, quindi è normale che mi sembri un pensiero alieno; ma vorrei comunque capirne lo sviluppo, per cercare antidoti sulla generazione dei miei figli, su cui siamo ancora in tempo a correggere gli errori)