
Originariamente Scritto da
wesgard
CIoe' non sono certo io che ho deciso di crescere in una societa che mi ha fatto capire chiaramente che era disposta a sottomettermi ad ogni tipo di vessazione pur di mantere lo status quo.
Perche io dovevo/devo lavorare di piu' dei mie colleghi in ufficio senza avere le stesse tutele/stipendio? Perche' quando sono andato in banca a chiedere un mutuo si sono messi a ridere anche se ho sempre lavorato ininterrottamente per piu' di 10 anni? Perche' non ho la pensione pur versando i contributi?
Perche' il mio contratto veniva interrotto ogni anni per 3 giorni in modo che non diventase continuativo? Perche' quando sono andato dai sindacati mi ahnno detto che i giovani non sono stategici?
Tu parli di coesione sociale ed io ti dico che i primi a rompere il patto sono stati quelli dai 50 in su'. E non e' solo perche i giovani fanno piu' fatica dei vecchi in generale. Qui i vecchi hanno attivamente affossato i giovani drenando tutto il possibile per tenersi loro privilegi (SENZA MOLLARNE NEANCHE UNO PER AIUTARE). Ti dico una cosa penso che abbiano fatto bene. Pero' l'egoismo funziona in due sensi.
Direttamente da J4S un thread interessantismo sull'argomento (al netto delle stornzate tipiche della sezione)
https://www.thegamesmachine.it/forum...dirigenti.html
Riporto solo OP che firmerei con il sangue (e come puoi vedere non solo io)
Ultimamente sento spesso un chiacchiericcio lamentoso di imprenditori e dirigenti che si dolgono perché non trovano “giovani o professionisti disposti a lavorare/sacrificarsi/fare la gavetta/crescere/prendersi responsabilità”, perché “arrivano qui e poi magari dopo 3 mesi non si trovano bene e se ne vanno e noi dobbiamo ricominciare da capo”.
Come è possibile? Mo’ ve lo spiego come.
Avete passato gli ultimi 10 anni ad insegnare e ripetere fino allo sfinimento a studenti, stagisti, amici, parenti, figli, che:
il mercato è cambiato
bisogna essere flessibili
il posto fisso è superato
freelance a partita IVA è bello perché sei più libero
non ci sono certezze
bisogna avere competenze diversificate
bisogna essere disponibili a cambiare città o addirittura paese
bisogna saper parlare 12 lingue
l’esperienza è più importante dei soldi
e daje e daje loro hanno imparato, si sono adattati, hanno trovato nuovi modi e nuove forme e adesso, quando li volete ligi, ossequiosi e obbedienti dietro ad una scrivania a spalare la vostra merda triste 12 ore al giorno per 1000 euro lordi al mese vi mandano a cagare.
Non sviluppano nessuna affettività nei confronti dell’azienda, vi vedono solo come un bancomat che, al limite, può insegnargli una cosa nuova da vendere al prossimo giro.
Non si sacrificano fuori orario per il bene supremo della società, per una visione che appartiene solo a chi guadagna sulle loro spalle.
Non considerano un’opportunità dividere le responsabilità ma non i profitti, hanno altri paradigmi di professionalità (mi dici cosa vuoi, lo faccio, mi paghi, ciao) e di vita (mi piace la montagna, fanculo te e la tua reperibilità, vado 3 mesi in Nepal).
Non comprano casa e quindi sticazzi della garanzia del mutuo (tanto magari domani parto per Glasgow a imparare come si addestrano i salmoni).
E tutte queste cose gliele avete insegnate voi, in oltre 10 anni di crisi in cui
avete mantenuto le vostre rendite di posizione sulle spalle di chi non aveva modo di “difendersi”. In 10 anni di “il tuo contratto scade tra 1 settimana e non te lo rinnoviamo, scusa il poco preavviso ma aspettavamo delle risposte dai clienti”, in 10 anni di stipendi striminziti, ingiusti e senza prospettive.
E così è arrivata la mutazione genetica e siete voi ora quelli spiazzati, quelli con le strutture mastodontiche, ministeriali, che non solo non riescono ad accogliere le forme di lavoro “liquide” che avete fortemente contribuito a creare, ma non rappresentano più nemmeno una reale attrattiva economica e professionale perché a queste persone l’idea di stare 10 o 20 anni nella stessa azienda a sudarsi 100 euro lordi d’aumento ogni 5 (quando va bene), fa venire l’orticaria.
Dove porterà tutto questo in termini economici e di mercato sul lungo termine di certo non so dirvelo io.
L’unica cosa che dal profondo del cuore mi sento di dire è:
loro hanno ragione e voi, davvero, avete rotto il cazzo.
Qui si parla di mercato del lavoro e di aziende, ma ormai tutto l'apparato statale/sociale viene visto come l'oppressore. E si devo ammetere che l'idea del pensionato che mi ride in faccia perdere tutti i privilegi e diventare come me un po' mi fa' godere.
Ultima nota non e' che cmq siamo dei pazzi. Tutte le statistiche e un sacco di studi hanno evidenziato coem la nostra generazione sara' la prima che sara' piu' povera della precedente dopo la 2nd guerra mondiale.