Chiaramente è fuffa, con tutta probabilità, però è anche vero che la tendenza è quella che porta ad avere sempre più investitori stranieri nel calcio. Insomma, a parte la Juve, che vabbè, è un caso a parte, il Napoli in questo contesto di sempre maggior globalizzazione (Roma agli americani, milanesi in orbita cinese, mettiamoci anche un po' di società minori) e di Italia che resta un palcoscenico prestigioso per lo sport più popolare al mondo, ma con l'economia del Paese che arranca sempre più, senza che si intraveda via d'uscita, mentre nuove, altre potenze si vanno affermano in maniera dirompente, sembra un po' un'eccezione destinata a cadere nel breve-medio. Questo proprio perché De Laurentiis ha forse raggiunto il massimo che poteva fare con i suoi mezzi e la sua gestione "artigianale", dando l'idea di non avere le forze, i mezzi e le capacità per l'ulteriore, definitivo salto di qualità, e una piazza come Napoli dovrebbe fare gola.