I film tutti.
Le serie mi mancano l’ultimo paio di Agents of Shield (mollata quando si trovano nello spazio), e del gruppo dei “Defenders” ho visto solo la prima di Jessica Jones (quindi no Luke Cage, Iron Fist o Daredevil).
Quindi a meno che non vi inventiate che “Ah, no, se non hai visto il settimo minuto della quarta puntata della seconda serie di Daredevil non puoi parlare”, diciamo che ce l’ho un’idea di cosa stiamo parlando
Cheppoi ripeto, ci ammazzo il tempo ben volentieri, per essere intrattenimento sono intrattenimento senza dubbio.
Però ê sempre la stessa roba, ogni tanto attori particolarmente ben voluti e/o registi abbastanza affermati da poterselo permettere riescono a metterci giusto un guizzo di personalità, ma in linea generale è ovvio che la Disney - che tiene i cordoni della borsa - vuole fare film con la più ampia visibilità e vendibilità possibile, e quindi una volta perfezionata la formula adatta ha cominciato a farli tutti seguendo lo stesso stampino che al quindicesimo film è anche normale che abbia un po’ stancato: tutti i personaggi si comportano più o meno uguale, tutti gli sviluppi sono più o meno gli stessi, e alla fine guardi le robe colorate sullo schermo mangiando i pop corn senza che te ne freghi poi granché di chi o cosa.
Poi capiamoci, eh, non è che sono uno snobbone fissato con il montaggio analogico e l’occhio della madre: uno dei miei film in assoluto preferiti è Pacific Rim . Soprattutto perché dentro ce lo vedi proprio l’amore di Del Toro, che mentre lo girava batteva le manine nutellose e faceva i rumorini con la bocca.
O per fare un esempio un po’ più mainstream, Star Wars, e la differenza che c’è tra la trilogia originale e la nuova trilogia, costruita a tavolino con la vendibilità in testa con il risultato che è un minestrone di cui non frega niente a nessuno.
Nessuno vi dice che l’MCU non è intrattenimento, ma tenetevi stretta un po’ di onestà intellettuale e non cercate di pomparlo come opera culturale complessa, come io non vi dirò mai che Pacific Rim contiene messaggi profondi e intima ricerca di sé, ma solo botte da orbi tra mostroni e robbottoni, uno bello stile visivo, CG della madonna (anche se soffre un po’ le scazzottate al buio) e un cast che abbraccia il concetto di stronzatona sopra le righe e ci si diverte (a parte Charlie Hunnam che è un tronco ma vabè, non è lui il punto del film ).
Che poi sono più o meno gli stessi motivi per cui Ironman (il primo) ha fatto il botto, solo che poi vederli riproposti a ruota sempre uguali per tredici anni ne diminuisce l’impatto fin quasi alla noia.