1. Visage (XSX, completato) - 8
A me l'horror fatto bene è sempre piaciuto in ogni sua forma. Nel caso del gaming, una condizione di costante inquietudine può rischiare di sfociare nel disturbante e/o respingente; la paura è uno stato emotivo che risponde a irrazionalità soggettive e personalmente ho trovato insostenibile solo un titolo PS4 che infatti mi ha talmente preso male da doverlo interrompere. C'è chi aggira il problema inserendo la più o meno rassicurante componente action, chi invece allenta la presa delle sequenze ansiogene con ricorrenti situazioni rilassate. Non è il caso di Visage che sa essere stronzo come pochi nel colpire duro sotto la cintura e le percentuali di completamento dei singoli capitoli sono lì a testimoniarlo; siamo dalle parti del 3% per i primi due, circa 30-40 minuti di gioco. Abusa alla stragrande dello jump scare ma per farlo si inventa situazioni sempre diverse e decisamente "creative", te lo aspetti nove volte su dieci però capita quell'occasione in cui SBRAAAANG! ...e vai di ricambio della biancheria intima. Da questo punto di vista è davvero molto, molto efficace. E a suo modo onesto. L'unico limite un po' sfibrante è dovuto alla natura derivativa che vive nel solco di PT, per cui la progressione è fatta da un continuo azionare trigger che innescano nuove reazioni in altre specifiche zone della casa, obbligando a una ricerca talvolta macchinosa. Però ha il pregio di crescere insieme alla sua storia (o meglio, storie) e segnalo il notevole inserimento di alcuni divertenti easter eggs celati dietro ad alcuni achievements (quello di Silent Hill 4 al top). Anche i collezionabili non sono fini a loro stessi ma svolgono un importante ruolo nell'ampliare la lore del gioco. Merita.
Che meraviglia Sleeping Dogs! Anch'io lo rigiocai nella Definitive Edition per PS4 ed è stato bello come la prima volta, quel gioco ha un fascino tutto suo. Quest'anno sarebbe dovuto uscire anche il film, scritto dallo stesso sceneggiatore del gioco e con protagonista Donnie Yen, ma la pandemia lo ha fermato in pre-produzione e dubito che la macchina possa rimettersi in moto.