Gris, XSX, finito. Cosa gli vuoi dire? Carino, bellino dall'inizio alla fine. Ma per me anche rappresentativo di quella categoria di giochi che si imbarazzano di essere tali, vorrebbero ambire ad altro-alto e per ottenerlo si limitano ad assolvere quel minimo necessario a giustificare la fatica di tenere un controller in mano. Come se il videogioco non bastasse a se stesso, come se per nobilitare l'intenzione del gesto ludico si debba passare attraverso il messaggio(ne) manifesto, elefantiaco, di quelli che poi finiscono col fagocitare tutto il resto. Allora ci facciamo bastare la componente estetico-visuale, raffinata nella pur furba vocazione minimalista dipinta con vampate color acquerello. Perfetto per una videoinstallazione, come esperienza di gioco potrebbe al limite sorprendere quelle giurie di premiazioni generaliste in costante ricerca di prede facili (facilmente comprensibili, sempre leggibili). Oppure la zia che pensa ai videogiochi come l'anticamera delle droghe pesanti, solo che in questo caso avrebbe probabilmente ragione.