King's Quest I: Quest for the Crown, il primo "blockbuster" Sierra - qui giocato nella versione enhanced del 1990 - all'uscita celebrato per il rivoluzionario AGI e oggi da ricordare per l'estro di Roberta Williams. Corpo narrativo meno che basilare ma il rischio noia è allontanato dalle tante schermate e trovate che perseguono meticolosamente i principi dello schema di Propp, attingendo da vari elementi fiabeschi classici come il drago, la strega di Hansel & Gretel o i giganti e la pianta di Jack. Restano i tipici limiti dei primi adventure con interfaccia grafica. Uno mutuato dai testuali, ovvero certe spiazzanti sudden death che colpiscono a tradimento senza un minimo preavviso (ma quantomeno, rispetto ai Larry qui assumono un loro logico significato contestuale). E poi i dialoghi elementari che si risolvono in due mezze frasi prive di utili info sul collegamento fra oggetto e azione, anche se va detto che la riconoscibile matrice fantastica di alcuni eventi (unita all'estrema brevità che si riflette nello scarso inventario) lo rende decisamente più intuitivo rispetto ai arzigogolati deliri di Zak McKracken. Inoltre c'è questa fissa della prima Sierra nell'ideare alcune sequenze "arcade" in cui bisogna arrampicarsi o procedere lungo un percorso dal quale basta uscire di un singolo pixel per sfracellarsi con esiti fatali. Cosa dire poi dell'assurda parte in cui dobbiamo posizionarci in un preciso punto della schermata e poi saltare al momento giusto, afferrando al volo le zampe di un'aquila che passa sopra le nostre teste? Evidentemente ai coniugi Williams piaceva farsi inondare di missive inviate da giocatori disperati. Comunque bene, si prosegue con i successivi: Long Live the King!