Porto avanti con un po' di stanchezza The Witcher 2, ma la cosa più sorprendente, almeno per me, è la frequenza con cui mi trovo ultimamente a giocare a Rainbow Six Siege.
Ho sempre considerato questa tipologia di giochi l'anello di congiunzione tra il passatempo "da cellulare" e il gioco "più impegnativo" da PC.
Partite veloci, schemi di gioco ripetitivi, abilità si, ma anche tanta fortuna.
Insomma, tecnicamente in un titolo solo c'è tutto quello che ho sempre schifato (ammetto che se lo avessi dovuto comprare non lo avrei mai toccato neppure con uno stecco... ma siccome è nel Gamepass...).
E invece la formula funziona anche con me.
Partita dopo partita devo dire che mi sta piacendo. Certo, il bambino russo che ti umilia facendoti sospettare l'utilizzo di cheat è sempre dietro l'angolo. Ma dopo un paio di turni in cui ti ha freddato da posizioni assurde, la soddisfazione di vederlo rantolare in una trappola di Frost e farlo fuori con un comodo headshot è quasi impagabile.