Ho scritto un gran pippone neuropsichiatrico , mi avete citato, siete stati d'accordo e poi si torna subito a parlare di ore/gioco come se nulla fosse
Ore gioco è un concetto che dobbiamo toglierci dalla testa, l'esperienza è altamente appagante anche se non la finisci, potrai riprenderla piu' avanti e finirla lì chi lo sa, certo uno Zelda è difficile da abbandonare e riprendere forse, ma i tripla a hanno segnalini aiuti diario c'è tutto, non deve spaventare.
Io ho come massima esperienza giovanile videoludica Ultima 7, che non ho mai finito causa un bsod della mia copia non del tutto originale, non l'ho finito e vaffanculo non mi frega niente, mi è rimasto in mente come il gioco più importante e decisivo che io abbia mai giocato.
Pure Dungeon Master, ma chi c'è riuscito a finirlo, nonostante fogli con le mappe e compagnia cantante.
Eppure, anche lui, è nel podio...
Basta con questo ore/gioco, è avvilente, è come dire che un libro "dura 5 ore" togliendo subito parte della magia, di quel mondo in cui ci dovremmo calare senza troppe menate, ma solo perchè affascinati dal tutto.
Non siamo piu' affascinati? è l'ora di una pausa.
Senza forzare.
Capisco chi abbia famiglia ed orari contati, ma anche solo quella sensazione di piacevolezza di mettersi su uno Zelda, per dire, senza star lì a pensare di volerlo rapidamente finire ma solo per immergersi nel suo mondo, valgono tutti i concetti possibili.
Io sto giocando a Far Cry Primal in modalità sopravvivenza, è veramente molto bello e finchè non avevo aumentato le abilità era realmente una sensazione stupenda e pericolosa avventurarsi nel suo mondo, sto cercando di limitare la necessità di completismo e di avanzare rapidamente nella storia principale facendo 1 quest o 2 alternative solo ogni tanto, niente pensieri meccanici, ritrovare il divertimento vuol dire distruggerli completamente, dalla sensazione di disagio che ci deve essere (niente mappine niente segnalini sempre presenti sullo schermo) perchè una volta i vg erano così ed una volta erano coinvolgenti al massimo, alla sensazione di cercare di non diventare rapidamente troppo forte (ed ecco la rovina delle subquest) perchè poi metà del divertimento svanisce.
Il completismo ha ucciso la sensazione di disagio che era quella che animava il giocatore a migliorarsi, ad andare avanti, a cercare quella maledetta spada o armatura.
Ed io lo associo alle ore/gioco tanto sbandierate, perchè se Bg3 senza subquest casomai dura 50 ore invece che 100 cosa vuol dire di preciso?
Se le sub rovinano poi un po' l'esperienza globale (a meno che non siano implementate in modo favoloso da non rendere il tuo pg troppo forte , vedi Piranha's che sono sempre stati maestri in questo) che senso ha andare a cercare l'orario di durata?
Finire a tutti i costi non è necessario, è necessario farsi rapire e coinvolgere, perdersi nel videogioco, abbandonare concetti meccanici e stereotipati ormai, che una volta non c'erano.