il thread di Jon Conte Snow - la Divina Scuola delle 5 stelle - Dracarys

[Lo Zio]

Fermo restando che voto si al taglio voglio vedere piangere 300 stronzi

si asciugheranno le lacrime con le banconote viola

[Glasco]

Fermo restando che voto si al taglio voglio vedere piangere 300 stronzi

voto no perché voglio vedere il min. degli esteri piangere sangue

se voto, tra l'altro, se sento odore di quorum non raggiunto sto a casa a leccare il culo al gatto

[Kemper Boyd]

Non c'è il quorum, è un referendum costituzionale

[Zhuge]

No difatti, sono le cinque economie che al momento ci cagano in testa, spagna compresa che ci ha passato sia come economia sia come welfare negli ultimi vent'anni.

Ripeto, non serve a un cazzo il piu o meno parlamentari, ne abbiamo avuti tanti dal dopoguerra e siamo andati sempre peggio. Almeno ne taglio 300 e li faccio impazzire a lottare per le poltrone, veramente pensate che possa andare peggio

I paesi nordici hanno un educazione civica che qua nemmeno bolzano, e' inutile sperare

A mio modo di vedere è il modo sbagliato di porre il problema, caro Teon. Mi permetto di offrire un diverso punto di vista.

Anzitutto un conto è il Governo, che esercita il potere esecutivo, altro è il Parlamento, che esercita il potere legislativo a mezzo delle plenarie e dei lavori in commissione (ciascuna delle quali è composta da parlamentari dei vari schieramenti). In questi ultimi decenni si è assistito, per un bisogno sempre maggiore di celerità, immediatezza e tecnicismo nella produzione legislativa, ad un ridursi dell'efficacia legislativa del nostro sistema parlamentare (già gravato dell'anacronismo del bicameralismo perfetto), sempre più surrogato dall'azione di governo portata avanti a suon di decreti legge e decreti legislativi (e dei relativi atti di esecuzione, e celeberrimi decreti ministeriali). Ciò non è stato dovuto, invece, alla scarsa qualità dei parlamentari, che alla fin fine si è rivelata perlopiù indifferente, visto l'improprio "trasferimento di competenze" che si è realizzato. Ora, se (come più volte ha affermato anche la Corte Costituzionale) l'abuso della decretazione d'urgenza e delegata ha prodotto uno scardinamento dell'equilibrio costituzionale dei poteri, scardinamento che è già in essere, la riduzione della macchina parlamentare non può che accentuare nei fatti questo status quo: levando energie al potere legislativo diventerà ancora più facile ultimare la trasformazione delle Camere da luogo di dibattito e formazione dell'indirizzo politico dello Stato, poi attuato dal Governo e approvato dalla sua maggioranza, in un mero "votificio" o peggio "fiducificio" dove presentarsi (perché la Costituzione ti obbliga) a far approvare testi di legge (sotto forma di ddl delega o di ddl di conversione con maxi-emendamento) sempre preconfezionati altrove.

Il problema non è il numero dei parlamentari. Il problema istutuzionale è semmai il bicameralismo perfetto (che, come ho detto, è ormai anacronistico, ma solo pensare di toccarlo fa venire l'orticaria a certi soloni, anche qui dentro, che poi vanno in giro con la loro aria da gradassi a bearsi di cose che non capiscono), quello politico/culturale è la qualità della classe dirigente, che è espressione della Nazione che la elegge. In parole povere, trovo che sia sbagliato mettersi a fare gli alchimisti con l'ordinamento costituzionale al solo grido di "così mangeranno 350 persone in meno".

[Ghost]

Ok, facciamo il ragionamento inverso.

Li abbiamo avuti per 80 anni e non funziona un cazzo, provare a dargli una sforbiciata quale problema creerebbe?

Che non veniamo rappresentati? ma santo dio avete il parlamento pieno di gente che nega lo sbarco sulla luna, ulula ai vaccini e spara puttanate ogni tre per due. Concentrare i voti costringera' i rimasti a non poter puntare solo sui voti dei coglioni.

Fermo restando che voto si al taglio voglio vedere piangere 300 stronzi

Potremmo iniziare provando a cambiare ciò che non funziona. Che non è il numero di parlamentari, ma tante altre cose (e infatti i motivi della riforma sono meramente di risparmio economico e propaganda, non certo efficienza del governo). Tra l'altro, ripeto, un numero minore di rappresentanti può tranquillamente voler dire che se prima avevi 200 complottisti su 630, magari dopo ne avrai 180 su 450. Bell'affare

[Glasco]

Non c'è il quorum, è un referendum costituzionale

ah uff

[Recidivo]

A mio modo di vedere è il modo sbagliato di porre il problema, caro Teon. Mi permetto di offrire un diverso punto di vista.

Anzitutto un conto è il Governo, che esercita il potere esecutivo, altro è il Parlamento, che esercita il potere legislativo a mezzo delle plenarie e dei lavori in commissione (ciascuna delle quali è composta da parlamentari dei vari schieramenti). In questi ultimi decenni si è assistito, per un bisogno sempre maggiore di celerità, immediatezza e tecnicismo nella produzione legislativa, ad un ridursi dell'efficacia legislativa del nostro sistema parlamentare (già gravato dell'anacronismo del bicameralismo perfetto), sempre più surrogato dall'azione di governo portata avanti a suon di decreti legge e decreti legislativi (e dei relativi atti di esecuzione, e celeberrimi decreti ministeriali). Ciò non è stato dovuto, invece, alla scarsa qualità dei parlamentari, che alla fin fine si è rivelata perlopiù indifferente, visto l'improprio "trasferimento di competenze" che si è realizzato. Ora, se (come più volte ha affermato anche la Corte Costituzionale) l'abuso della decretazione d'urgenza e delegata ha prodotto uno scardinamento dell'equilibrio costituzionale dei poteri, scardinamento che è già in essere, la riduzione della macchina parlamentare non può che accentuare nei fatti questo status quo: levando energie al potere legislativo diventerà ancora più facile ultimare la trasformazione delle Camere da luogo di dibattito e formazione dell'indirizzo politico dello Stato, poi attuato dal Governo e approvato dalla sua maggioranza, in un mero "votificio" o peggio "fiducificio" dove presentarsi (perché la Costituzione ti obbliga) a far approvare testi di legge (sotto forma di ddl delega o di ddl di conversione con maxi-emendamento) sempre preconfezionati altrove.

Il problema non è il numero dei parlamentari. Il problema istutuzionale è semmai il bicameralismo perfetto (che, come ho detto, è ormai anacronistico, ma solo pensare di toccarlo fa venire l'orticaria a certi soloni, anche qui dentro, che poi vanno in giro con la loro aria da gradassi a bearsi di cose che non capiscono), quello politico/culturale è la qualità della classe dirigente, che è espressione della Nazione che la elegge. In parole povere, trovo che sia sbagliato mettersi a fare gli alchimisti con l'ordinamento costituzionale al solo grido di "così mangeranno 350 persone in meno".

Te eri a favore della riforma del 2006.

Tanto per riassumere.

[Borgo di Dio]

Ne tagli 300 e gli altri si organizzano su come fare per rimanere bene al loro posto.

Eh già perché invece se non li tagli, per riconoscenza smettono di organizzarsi e diventano onesti ed efficienti.

Il parassitismo si manifesta solo sotto quota 945, come dimostrano i pochissimi incapaci, delinquenti, pregiudicati e ladri che si sono alternati in parlamento (e non solo) negli ultimi decenni.

[Damon]

Intanto Carlo Calenda

[Zhuge]

Te eri a favore della riforma del 2006.

Tanto per riassumere.

ah boh, nel 2006 avevo i calzoni corti

[Sandro Storti]

Ma a parte qualche irriducibile del valore della costituzione, chi ci crede ancora alla favoletta del "rappresenta del popolo"?

[TeoN]

Potremmo iniziare provando a cambiare ciò che non funziona. Che non è il numero di parlamentari, ma tante altre cose (e infatti i motivi della riforma sono meramente di risparmio economico e propaganda, non certo efficienza del governo). Tra l'altro, ripeto, un numero minore di rappresentanti può tranquillamente voler dire che se prima avevi 200 complottisti su 630, magari dopo ne avrai 180 su 450. Bell'affare

Eh, ancora.

Potremmo. No, non si riesce, sono 80 anni che va tutto peggio ogni volta. Son stufo di credere alle favole. Tutto questo discorso e' aria fritta, speranze, teorie, concetti da libro cuore.

Non e' mai MAI successo che le cose migliorassero.

Io voto per tagliare, senza fatti concreti sono decenni che sento teorie che puntualmente non si realizzano

[Glasco]

REFERENDUM PUNITIVO

[gmork]

e anche da questo teatrino del del si' e del no si vede il modo ridicolmente propagandistico di fare le cose della politica italiana in generale. sono anni che se ne parla e si fanno passaggi parlamentari, fino a ieri era un coro di si' per non rischiare di perdere un solo voto. ora che si deve fare, il taglio è diventato il male assoluto per la democrazia e perfino i 5 stelle che a parole fanno i duri e puri disertano le trasmissioni dove dovrebbero convincere la gente per il si'. avanti con la farsa.

[Zhuge]

Ma a parte qualche irriducibile del valore della costituzione, chi ci crede ancora alla favoletta del "rappresenta del popolo"?

confondete il dover essere con l'essere; se il parlamento è pieno di ladri e delinquenti correttamente eletti il problema non è l'istituzione, ma chi la rappresenta

[Yuki]

Eh, ancora.

Potremmo. No, non si riesce, sono 80 anni che va tutto peggio ogni volta. Son stufo di credere alle favole. Tutto questo discorso e' aria fritta, speranze, teorie, concetti da libro cuore.

Non e' mai MAI successo che le cose migliorassero.

Io voto per tagliare, senza fatti concreti sono decenni che sento teorie che puntualmente non si realizzano

Però anche fare le cose per ripicca è discutibile. I pericoli di questo taglio sono reali, farlo comunque perché "siete un magna magna, e io allora faccio mangiare meno persone" non risolve comunque il problema.
Per fare un esempio fantasioso, se il Parlamento fosse un tavolo dove mangiano sardine e squali, se togli le sedie le sardine se ne vanno ma restano gli squali. Che hai risolto?

[TeoN]

Nemmeno lasciare le cose come sono lo risolve, e' questo e' dato di fatto da decenni.

Tutte le vostre repliche fin'ora si basano su "potrebbe" e teorie che di fatto non hanno presenza reale.

Il taglio si e' reale, e presenta certamente un incognita, ma resto dell'idea che piuttosto che continuare a mangiare una cucchiata di merda, con la scusa che "se cambiamo qualcosa magari dobbiamo mangiare DUE cucchiate di merda", preferisco giocarmela e vedere se magari ne mangio mezza o anche nessuna.

[Sandro Storti]

confondete il dover essere con l'essere; se il parlamento è pieno di ladri e delinquenti correttamente eletti il problema non è l'istituzione, ma chi la rappresenta

Chi ha scritto dover essere o essere?

Io ho scritto (e mancava un pezzo di parola in effetti): Rappresentante del popolo, ovvero la figura.

[Yuki]

Nemmeno lasciare le cose come sono lo risolve, e' questo e' dato di fatto da decenni.

Tutte le vostre repliche fin'ora si basano su "potrebbe" e teorie che di fatto non hanno presenza reale.

Il taglio si e' reale, e presenta certamente un incognita, ma resto dell'idea che piuttosto che continuare a mangiare una cucchiata di merda, con la scusa che "se cambiamo qualcosa magari dobbiamo mangiare DUE cucchiate di merda", preferisco giocarmela e vedere se magari ne mangio mezza o anche nessuna.

Allora ti dico anche la mia di replica: mi sta anche bene tagliare i parlamentari, a patto che sia sorretta anche da una legge elettorale adeguata. Dato che so che questi scappati di casa non la faranno mai, anche il taglio automaticamente è no per me, appunto perché il taglio è reale, ma anche le conseguenze lo sono, pure se ipotetiche.
E se le cose ora vanno male, non voglio che abbiano la possibilità che vadano peggio sono per il gusto di avergli fatto dispetto

[Moloch]

Allora ti dico anche la mia di replica: mi sta anche bene tagliare i parlamentari, a patto che sia sorretta anche da una legge elettorale adeguata. Dato che so che questi scappati di casa non la faranno mai, anche il taglio automaticamente è no per me, appunto perché il taglio è reale, ma anche le conseguenze lo sono, pure se ipotetiche.
E se le cose ora vanno male, non voglio che abbiano la possibilità che vadano peggio sono per il gusto di avergli fatto dispetto

definisci "legge elettorale adeguata"