Una volta ho avuto una conversazione a mio avviso surreale.
Un ragazzo aveva enormi difficoltà e chiaramente non era nella scuola giusta.
Convoco la madre per parlarne e per farle capire sino a che punto la scuola avrebbe potuto dare una mano e da che punto in poi invece dipendeva dal ragazzo. Non era una questione di “voglia di studiare”, il ragazzo proprio non ce la faceva e non c’era molto che si potesse fare.
Purtroppo la madre si illudeva di poterlo aiutare a distanza facendogli tutti i compiti lei. Compiti perfetti, per carità, ma totalmente inutili a raggiungere l’unico vero obiettivo che la scuola ha: rendere il ragazzo autonomo.
Convoco la madre, cerco di iniziare a spiegarle il mio punto di vista e questa mi interrompe quasi subito e inizia a sfogarsi. Comincia a spiegarmi tutti i problemi del figlio e inizia a spiegarmi per quali ragioni avesse deciso di non abortire, quasi che si volesse giustificare. Ma che cazz.
Va detto che il ragazzino aveva dei problemi di salute, ma nulla che potesse minimamente giustificare anche il solo pensare di ricorrere all’aborto (almeno in persone ragionevoli, spero). C’era una sindrome genetica, ma nulla che non rendesse possibile una vita serena e abbastanza normale.
Invece la signora attacca per mezz’ora buona, non so se parlando a me o a se stessa.
Ho detto a tanti genitori che i figli erano somari e che avrebbero dovuto cambiare indirizzo, scuola, piani. Mai mi sarei sognato che qualcuno temesse che io suggerissi un aborto in ritardo di 14 anni![]()
Eppure la signora sembrava parlarmi come se fosse una delle cose che temesse e ho dovuto rassicurarla che aveva fatto bene a farlo nascere
Poveretta. I genitori a volte sono strani, e anche io talvolta li prendo in giro, ma in effetti spesso si toccano sofferenze insospettabili.