Va bene, ma Facebook è questo, e lo sapevi. È un po' come andare nella fossa dei leoni e poi lamentarsi perché ci sono i leoni. Qua siamo tutti a darci pacche sulle spalle e a dire "Bravo Burioni, così si fa, lascienzanonèdemogratica, ecc." ma uno sfogo così, con quei toni autoritari e un po' nevrastenici, alla fine è un fallimento comunicativo, i veri destinatari della comunicazione si allontanano e finisci per parlare solo ai "tuoi". Va bene moderare i commenti e cancellare quelli più irrilevanti e paranoici, ma divulgare (che è anche, per forza di cose, banalizzare) vuol dire anche mostrarsi aperti al confronto, alla discussione aperta e, sì, per certi versi, per quanto possibile, "democratica".
Anch'io, ma più che altro ritengo che la democrazia sia qualcosa di troppo idealizzato: ok, è il meno peggio sulla piazza, ma, per quanto un po' meno puzzolente, resta una merda (come diceva Churchill basta una conversazione di pochi minuti con l'elettore per capirlo... ovviamente le cose sostanzialmente non cambiano quando vince quello che ritengo il meno peggio in quel momento). Peraltro, se continua così, con la rincorsa al populismo sempre più estremo e fantascientifico, sospetto che non sia qualcosa di destinato a durare in eterno: la gente sostanzialmente vuole la botte piena e la moglie ubriaca, le soluzioni win-win, che però nella realtà, proprio come Babbo Natale, non esistono... E alla fine arriva Loprieno.






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