Kid Ego e il negro al volante




L'avrete notato anche voi che gli immigrati africani sono in costante aumento, no? Per le strade ormai ci son più negri che uomini...

Ve ne sarete accorti, ma soprattutto se ne saranno accorte le vostre figlie/sorelle.

Ad ogni modo non è di questo che desidero parlare. Volevo discutere di quanto i negri siano palesemente inadatti a condurre mezzi motorizzati.

Avete mai fatto caso al fatto che girino su macchine scassatissime e piene di ammaccature? Pensate che le comprino già così? Eh no, signori miei... E' che se non sai guidare e non comprendi le più elementari regole del codice della strada e della prudenza, finisce che prima o poi ti vengono addosso. E se prendi torto, l'assicurazione al massimo paga i danni all'altro conducente, non certo a te. E la tua macchina, se proprio ne hai voglia, te la devi riparare da solo. Di solito ai negri dello stato della macchina non gleine frega niente, quindi fate vobis le vostre considerazioni.

L'altro giiorno ho assistito a questa scena: una fiat brava su cui era caricato un frigorifero, legato con uno spago. Cioè, direttamente sul tettuccio, senza portapacchi ()

Quando me li sono trovati davanti sono sbiancato. Ho pensato "ma dove stanno andando questi?". Mi sono mantenuto a distanza di sicurezza. Mettono la freccia per svoltare a destra, è una svolta a L. Il frigorifero vola rovinosamente sul marciapiede. Se c'era un pedone minimo lo ammazzavano. Fanno ancora qualche metro, accostano, scendono e se lo ricaricano come se niente fosse. ()

Un'altra volta invece tentano di ripartire con la macchina imbottigliata, li ho visti dalla finestra. Effettivamente li avevano imbottigliati ben benino, avrei avuto qualche difficoltà pure io ad uscire. Passano mezz'ora a dare "bacetti" alla macchina davanti e a quella dietro ,dopodiché quello al posto del passeggero ha la bella idea di scendere e di mettersi a dare indicazioni a quello al volante, tramite una serie di elaborati grugniti. La situazione non migliora quindi decidono di spingere la macchina davanti (prima a mano, poi appoggiandosi direttamente con la macchina, avranno bruciato la frizione come minimo). Siccome probabilmente la macchina davanti aveva il freno a mano tirato e non si spotava di mezzo millimetro decidono di uscire alla bell'e meglio facendosi una scrisciata paurosa sul lato destro della macchina, e ovviamente danneggiando pesantemente la macchina in sosta. Ovviamente ho preso il numero di targa dei due fenomeni e ho lasciato io un biglietto.

Di come guidano gli slavi vi parlerò la prossima volta (sempre ubriachi).



- - - Aggiornato - - -

ale#12 - Praticant Break


ti posso raccontare quello di un collega che lavora in un megastudiodellamorte con sedi in diverse città italiane e partnersss in tutto il mondo e che è rimasto chiuso dentro come Fantozzi nella megaditta.

Aveva appena cominciato a lavorare e ancora non aveva le chiavi dello studio. Erano le 10 di sera (orario abbastanza normale, per lui) e l'unico collega rimasto sul suo piano è uscito avvertendo gli altri rimasti al piano terra di aspettare che anche Genoveffo (nome a caso) scendesse, prima di andarsene.
Peccato che nello studio lavori anche un altro Genoveffo: questi l'hanno visto uscire e quindi se ne sono andati, chiudendo il portone di ingresso.
E fu così che Genoveffo, che non aveva nemmeno i numeri di cellulare dei colleghi, ma solo del megaboss in vacanza ai caraibi, uscì saltando dalla finestra del bagno

Adesso ha le chiavi, così può tirare fino alle 11, o chiudersi in ufficio nei week end.
Però guadagna discretamente bene, per un praticante.



balmug - una notte in procura


si ma vogliamo gli aneddoti
Vorresti quelli piccanti? O solo depressione?

Ci sono avvocati che sembrano attori porno. Il fatto è che in larga parte sono obesi a livello schifoso, bavosi e quando c'è ne è uno mezzo decente sembra Rocco Siffredi. Le troiette se le fanno come niente, basta una voce baritonale, uno sguardo accattivante (non da frocio però), il capello lungo e liscio( o pelata di mussoliniana memoria) la mascella pronunciata . Giacca&cravatta o doppiopetto e la praticante è bella che trombata. L'arrivo di una praticante nuova e bellina nel tribunale viene accolto da un coro di

"AHHHH, CARNE FRESCA".

Tutte troie. Ma non solo gli Avvocati eh? Anche le cancellieri e perfino qualche giudice. "Vieni, vado a parlare con il GIP per una misura cautelare" BOOOM 5a di seno prosperoso che te lo infila davanti, parla con l'avvocato ma guarda te con la coda dell'occhio, perchè si rende conto che stai sbavando come un maniaco. Perchè è evidente che per quanto tu ti trattenga non riuscirai mai a non guardare in quella scollatura: 10 LITRI DI LATTE!!
Quante seghe ragazzi miei, quante seghe

Ho poi notato che la voglia di nerchia è crescente con l'età. Non saprei dire se vi è un rapporto di proporzionalità diretta, se la crescita ( della voglia) sia lineare o vi siano picchi, ma quello che traspare è che più sono grandi piu usano un vestiario da strada. Ne ho vista una, avrà avuto un 50 anni, 2 gambe con vene che parevano cavi d'acciaio, gonna piu corta della toga, laBBroni carnosi e denti che avranno morso chissà quante fave. Chissà quante.



Ororlogio


Il colloquio

Era bastato pubblicare il mio curriculum sull'ordine degli avvocati la domenica sera, che già il lunedì avevo ricevuto diverse chiamate di avvocati interessati (poi successivamente uno capisce anche il perché, un laureato pagato a mancette che ti fa di tutto non si butta mai via...poi avevo il punteggio di laurea truccato di 10 punti).
Ad ogni modo, non avevo l'occhio lungo per scegliere di fare la pratica in uno studio rinomato e sono finito in quello che più mi aveva colpito...sono stati due anni duri e di incazzamenti, ma mi sono capitate cose che con tutta probabilità non si ripeteranno più.

Mi presento nello studio legale per il colloquio delle 16:00 col cuore in gola, ben vestito e lucidato. Ero arrivato in anticipo e avevo precedentemente passato circa mezz'ora nel duomo a meditare.
La segretaria mi accoglie dandomi del lei e mi dice che l'avvocato è in ritardo ma se voglio lo posso raggiungere alla xxxx (nome di birra). Confermo la mia disponibilità e ci vado.
Sul posto mi accorgo che non è una società di birra, ma un'agenzia fotografica che prende il nome di qualcuno che solo recentemente era uscito dal carcere.
Suono, la segretaria mi apre la porta e alle spalle c'e' proprio lui, mi squadra con supponenza e se ne va. Immediatamente dopo arriva l'avvocato, mi stringe la mano e mi porta nella sala riunioni.

La sala riunioni era composta da un enorme tavolo rotondo bianco, con sopra almeno una decina di tazze di cappuccini consumati....e una forma di grana spaccata e un po' mangiucchiata con scaglie di formaggio ovunque. Insomma un po' di puzza c'era. Da quanto tempo tutto giaceva così o se avessero pasteggiato a cappuccino e grana non l'ho mai scoperto. C'e' da dire che in futuro non l'ho più rivista così conciata quella sala riunioni.

L'avvocato era accompagnato da un uomo che sembrava un tronista...entrambi vestiti elegantissimi con completi che vedi sulle riviste e che partono da 1.000 euro in sù. L'avvocato in cravatta, l'altro con tre bottoni della camicia slacciati, un po' alla Scarface. L'accompagnatore era il...."compare del momento"...persone che si vedevano per qualche mese e poi pufff...sparite.
Si chiamava jonnhy...o almeno così diceva. Il nome lo ricordo perché ce l'aveva tatuato tra il collo e la spalla e si vedeva chiaramente con la camicia aperta.

Giuro che non ricordo cosa mi abbiano detto durante il colloquio, a parte le solite stronzate che i neolaureati non sanno fare niente ed è inutile chiedere cose specifiche.
Mi è piaciuto il fatto che l'avvocato facesse civile, mentre il socio (non johnny ), che in quel momento non c'era, penale. Insomma avrei visto di tutto.....e così è stato...




Il socio

Accanto all'avvocato c'era il socio... lo chiamo così perché pur essendo entrambi avvocati, il socio non era il mio dominus, non era nemmeno del mio stesso foro.
Ad ogni modo è forse una delle persone che più ricorderò nella mia vita.
Burbero, intrattabile, irascibile, nemmeno di 50 anni che si atteggiava da grande saggio che ormai aveva visto tutto..

Molto bravo nel lavoro, personalmente non ho trovato altri avvocati con la sua capacità di scrittura.

Se l'avvocato era Terence Hill...il socio era Bud Spencer, tanto per rendere l'idea.

Il socio aveva un'aria nobiliare e non ho mai capito quanto i suoi racconti fossero veri e quanto fossero montati.
Tuttavia, come ogni persona che lavorava in quello studio, gli mancava qualche rotella.

Ad esclusione delle (poche) volte che aveva udienza penale, alla mattina in studio arrivava circa alle 11:00...si svegliava sempre all'alba e andava a cavallo (almeno così diceva), poi si faceva 200KM di macchina e arrivava in studio. Alla sera partiva alle 18:00 e si faceva altri 200km di macchina per tornare a casa. Il viaggio di ritorno lo passava al telefono con l'avvocato. L'avvocato usava quasi sempre il vivavoce...io ascoltavo....parlavano di lavoro, di figa, di cose belle, di cose brutte...a rotazione, senza una scaletta preimpostata.

Come dicevo il socio un po' strano era, divorziato, con compagna fissa e un'amante....una bambina coi suoi stessi occhi che mi fissavano con lo stesso sguardo scrutatore del padre...
Gli argomenti del socio erano diritto&figa. Passava a disquisire dell'art. 640 c.p per poi passare a mimare il gesto della scopata... Una volta mi ha chiesto se con la mia ragazza uso il guanto di parigi. Espressione curiosa che mi è rimasta.

Una volta mi ha anche detto che dei morti la prima cosa che si dimentica è il suono della loro voce, ascoltala bene finché puoi...vero.

Il socio a differenza dell'avvocato...aveva proprio l'aria da avvocato (scusate il gioco di parole), ma ogni tanto impazziva e diventava un bimbo di 12 anni. D'estate non era raro vederlo girare in studio con la giacca, cravatta e.....mutande.
Ricordo la volta che aveva comprato dal cingalese l'elicottero telecomandato, penso che avrà perso una settimana a farlo girare in studio.
C'e' stato anche il periodo del megafono, con quel coso faceva dalla finestra gli apprezzamenti alle tipe che passavano...oppure quando mi vedeva tornare dal tribunale, urlava il mio nome dalla finestra dicendomi di arrendermi.
Lo studio era proprio in una delle vie principali del centro...

Una volta io e il socio siamo andati con la porsche dell'avvocato dal commercialista. Dopo l'incontro all'uscita lo aspettava una strafiga in Q5...mi ha mollato le chiavi della porsche ed è sparito sul Q5 della tipa.

La segretaria ogni tanto andava in posta a ricaricare la postepay di qualche tizia a random... per qualche centinaia di euro...




L’avvocato

Una delle persone più simpatiche della terra. La classica persona che incontri ad un aperitivo e ti fa pisciare sotto dalle risate. Era in grado di far ridere e sedurre anche le scazzatissime tipe dei call center (avrà perso non so quante volte l’american express…). Una persona magnetica…

Aveva solo un difetto…era un buco nero che ti attirava col sorriso sulle labbra per poi distruggerti. Ogni cosa che toccava diventava oro per lui e merda per gli altri… Tutti hanno avuto qualche casino a causa sua, nessuno escluso e più gli eri vicino e più merda arrivava.

L’avvocato si occupava solo di intrallazzi, non l’ho MAI visto in tribunale, la parte civile era totalmente delegata ad un avvocato alle dipendenze.

Viaggiava solo in porsche, quando l’aveva cambiata con la versione turbo era esaltatissimo e un paio di volte mi ha fatto salire in macchina solo per sentire i 0-80 in ripresa massima…in pieno centro.

Pochi mesi dall’inizio della mia pratica si è sposato con una brasiliana di circa 20 cm più alta di lui.
L’avvocato era un eccentrico, più lo notavano e più godeva, coi suoi completi talmente eleganti da essere perfino eccessivi.

Il matrimonio con la brasiliana non è durato molto, dopotutto le premesse non erano delle migliori posto che l’avvocato soprannominava i parenti di lei “banda di negri”.
Ad ogni modo, per il matrimonio la “banda di negri” aveva ricevuto praticamente un assegno in bianco per vestirsi e/o arrivare dalla terra natia.
Ora mi viene in mente Tarantino col suo Django, il protagonista nero appena gli viene data la libertà di scegliersi un vestito, prende quello più pacchiano ed inverosimile.
Il risultato è che il matrimonio fu un tripudio di completini color carne, colori variopinti, tanga, corpetti e…. pellicciotti (era inverno). Poco importava se la brasiliana in questione era una freccia di alabastro che si ergeva nel cielo o una cicciona, tutte avevano vestitini inguinali.
Ora che ci penso non ricordo nemmeno un brasialiano, c’erano di sicuro ma li ho smemorizzati…

Ovviamente anche il matrimonio è stato molto particolare…
1) Lo sposo in Cayenne Turbo (era il periodo del Ranzani….) guidata dal nipote ciocca contro una smart (costatazione amichevole)
2) La sposa in ritardo pauroso, che nemmeno si è accorta del ciocco dello sposo
3) Il testimone n. 3, nomedibirra, è arrivato giusto il tempo per firmare il registro con una entrata trionfale dalla navata centrale, che nemmeno la sposa aveva fatto
4) Io personalmente sovrappensiero avevo inserito nel navigatore la via della loro nuova casa e non della chiesa (che ovviamente era nel quartiere più esclusivo della città)…

Per il resto fatti normali dati dalla situazione…io ero abbastanza teso e ho bevuto molto per sciogliermi…la madre della sposa è cascata ballando…ad un’altra è partita la scollatura. Balli…balli…balli e un caxxo di casino.
Tra l’altro io ero uno dei pochi ad aver portato una fidanzata bianca…

Insomma un matrimonio da banda di negri...in un posto molto esclusivo...